XL, l'house organ di OPES anno 2, n°2, febbraio 2020 | Page 29

to Train”: a Roma l team del progetto “Play to Train” si è riunito a Roma dal 4 al 6 ottobre 2019 per dare il via ad un percorso di formazione che ha coinvolto 30 partecipanti da 3 Paesi: Italia, Slovenia e Bulgaria. L’iniziativa realizzata da OPES insieme ai suoi partner, Academy Rudi Hiti e Champions Factory, ha come scopo quello di supportare l’incremento delle donne nel ruolo di coach e di creare consapevolezza sull’importanza della parità di genere. Il team #WhenWomenCoach I coinvolgimento delle ragazze che hanno aderito al progetto nella preparazione e nella gestione degli allenamenti, assumendo il ruolo di attori principali nella fase di riscaldamento, con una frequenza di una volta a settimana. Per ogni gruppo è stato individuato un mentore con il compito di guidare le partecipanti in un percorso di riflessione rispetto alla propria esperienza. italiano Durante la due giorni di formazione a Roma, i partecipanti al progetto “Play to Train” hanno ideato e pianificato attività da realizzare all’interno del proprio contesto territoriale. Il team italiano ha lavorato compatto con l’obiettivo di proporre attività aventi obiettivi e strategia comune ma da realizzare in 6 regioni e coinvolgendo diverse discipline sportive. Dal mese di novembre, dietro lo slogan - #WhenWomenCoach, ogni membro del team sta lavorando nel proprio contesto territoriale con ragazze dai 12 ai 19 anni. Durante la prima fase il team ha concentrato il proprio lavoro sulla creazione di un questionario condiviso, volto a conoscere aspettative, abilità e interessi dei partecipanti rispetto alle attività sportive realizzate, con l’obiettivo di adattare queste ultime alle necessità specifiche di ogni gruppo target. La strategia individuata e seguita da tutti i membri del team ha previsto il Cosa sta Piemonte accadendo in Nel Nord Italia il membro del team “Play to Train” è il Dott. Pierantonio Soldato (maestro VI Dan di Ju Jitsu). Dopo aver preso parte alla preparazione del questionario, il Maestro ha provveduto a raccogliere le informazioni dalle partecipanti all’attività, passando poi alla pianificazione dell’attività stessa. Il percorso non è stato semplice e alcune tra le principali difficoltà riscontrate dalle ragazze nella prima fase sono state quelle di fare i conti con le proprie insicurezze e ansie, dovute al timore di sbagliare o di essere giudicate per le loro parole o azioni. Il dialogo costante è stata una componente importante per superare queste prime barriere. Un secondo aspetto fondamentale è stato la preparazione e programmazione delle lezioni tenute dalle ragazze, che ha consentito loro di affrontare con maggior consapevolezza il percorso. Il Maestro stesso ha sottolineato come, superata una prima fase di curiosità e stupore, la complementarietà e la complicità che si sono instaurate tra le partecipanti hanno consentito loro di affrontare le proprie insicurezze. Questo progresso è stato percepito dall’intero gruppo e ha fatto da motore per creare un ambiente in cui ogni componente si è sentito a proprio agio. È da poco iniziata una seconda fase dell’attività, durante la quale è stato chiesto alle ragazze di seguire direttamente piccoli gruppi di 3 o 4 persone, a cui far praticare e migliorare la parte tecnica della disciplina e non soltanto il riscaldamento e la preparazione fisica. A questa fase è stato accostato un percorso di riflessione sulle emozioni che le ragazze provano durante l’attività, creando degli spazi di possibile condivisione tra le partecipanti stesse. Continueremo a seguire nelle prossime settimane come procederanno le attività in Piemonte. Prossimo appuntamento Slovenia dal 17 al 19 Aprile in Le attività realizzate nei tre paesi e i loro risultati saranno presentati durante il prossimo incontro a Bled, in Slovenia, che si terrà dal 17 al 19 aprile; qui i 3 team nazionali si riuniranno per valutare insieme il percorso realizzato e per lavorare alla preparazione di linee guida che supportino i club e le associazioni sportive ad incrementare la partecipazione delle donne nell’ambito sportivo, nel ruolo di coach.