XL, l'house organ di OPES anno 1, n°9, novembre 2019 | Page 10

L’AMBASCIATORE 10 Un interprete della Nobile Arte per una nobile iniziativa Una nobile iniziativa come “Sport e Salute: Benessere Per Tutti!” non poteva non avere come testimonial un esponente della “nobile arte”. I pugili, meglio di qualunque altro sportivo, sanno che cosa vuol dire combattere e, almeno una volta nella loro carriera, hanno provato quella strana sensazione di vivere ai margini del ring, ovvero alle corde. Conoscono bene quello spirito di sopravvivenza che nei momenti di difficoltà emerge dal profondo dell’anima per resistere ai colpi di un avversario. Sotto il peso dello stress fisico ed emotivo, quando il cuore pompa nelle vene sangue ed adrenalina e quando la vista si annebbia a causa della fatica e dei pugni che vanno a bersaglio, togliendo secondo dopo secondo energia ed infondendo dolore nei muscoli, riescono a trovare quella sana e folle lucidità per non soccombere. La loro “exit strategy” non è la fuga o la rinuncia, ma un lampo, un’illuminazione, una voglia di aggrapparsi alla vita e non mollarla. Per loro, il concetto di sofferenza è catarsi, intesa proprio come purificazione e redenzione, e i valori morali rappresentano le leggi e i doveri fondamentali del loro essere uomini, ancor prima di sportivi. «Sono Emanuele Blandamura, sono nato ad Udine il 19 dicembre 1979 e combatto da sempre. Combatto per me stesso, per i valori della vita, per gli altri e per qualsiasi cosa necessiti il mio impegno. Io sono il portavoce di tante persone che hanno bisogno di farsi ascoltare». Questo è il biglietto del “Sioux” della boxe italiana che ha sposato il progetto di OPES cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Non si definisce testimonial, bensì portavoce. E sin dall’analisi semantica di queste due parole si percepisce il