XL, l'house organ di OPES anno 1, n°7, numero doppio agosto | settembre 2019 | Page 15

Seminare chicchi di uguaglianza nella società per arrivare presto a non parlare più di gender gap e di divario di genere. Sensibile a certe tematiche, OPES ha avviato negli Istituti Secondari di Secondo Grado di Firenze, Roma, Caserta ed Agrigento il progetto “In Campo Diversi Ma Uguali”. L’intento è sviluppare una cultura basata sul concetto di “equality”, sul rispetto delle diversità e sul contrasto ad ogni forma di violenza. I protagonisti assoluti di questa iniziativa, che vede al fianco di OPES la Divisione Calcio a 5, l’Associazione AICEM e la ONLUS Sport Senza Frontiere e che può contare sul contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le Pari opportunità, sono gli studenti del quarto anno. Dopo un percorso formativo che ha permesso loro di comprendere gli articoli della Costituzione italiana e i trattati internazionali che sottolineano l’uguaglianza dei cittadini, i ragazzi si stanno adoperando all’elaborazione di campagne di comunicazione. Anche grazie allo sport e ai suoi valori positivi, la futura classe dirigente italiana farà germogliare dei messaggi che argineranno e contrasteranno tutti quei comportamenti socio- culturali basati su modelli stereotipati dei ruoli degli uomini e delle donne. La creatività non mancherà e i video, le foto, le grafiche e gli slogan che veicoleranno i messaggi favoriranno una nuova cultura e aiuteranno il chicco di uguaglianza a diventare una pianta forte e robusta, un simbolo della nuova Italia che cambia la sua percezione del mondo e che si allinea finalmente ai Paesi del Nord Europa, dove il gender gap è stato pressoché annullato. Il World Economic Forum, nel 2016, inserendo l’Italia al 50° posto della classifica che tiene conto del gender gap, attestava come il nostro Paese avesse uno dei punteggi più bassi all’interno dell’area dell’Unione Europea. In poche parole, nazioni meno sviluppate rispetto al Bel Paese si issavano in posizioni migliori. La disparità salariale, gli stereotipi di genere, i casi di violenza fisica e sessuale, gli episodi di stalking e le aggressioni anche verbali, nel giro di due soli anni, però non sono diminuiti. Anzi, la situazione è peggiorata e nel 2018, stando alla classifica stilata sempre dal World Economic Forum, l’Italia ha perso ben 20 posizioni. Essere al 70° posto su 144 Nazioni vuol dire che è giunto il momento di fermare questo pericoloso declino sociale. La strada da fare per invertire la tendenza, figlia di un retaggio culturale e di stereotipi ridicoli che purtroppo sono presenti anche nel mondo dello sport, è ancora lunga ed irta. Per non essere considerati come un popolo arretrato quando si parla di parità di genere, è necessario lavorare con i giovani ed i teenager. Un progetto come “In Campo Diversi Ma Uguali” va proprio in questa direzione. Potrà essere un semplice granello seminato nella società italiana, ma se germoglierà ci avvicinerà sempre più ad un traguardo: non parlare più di divario di genere. Per conoscere gli sviluppi del progetto, visita: www.incampodiversimauguali.it XXL / Agosto - Settembre 2019 15