XL, l'house organ di OPES anno 1, n°4, aprile 2019 | Page 26
CAUSE
OPES
a sostegno
della
ricostruzione
di Amatrice
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Si dice che il tempo sistemi le cose. Ma certe ferite non si
rimarginano neppure con il passare degli anni e lasciano
segni indelebili, cicatrici profonde che intaccano la pelle
e persino l’anima. Il terremoto che ha sconquassato
il centro Italia nella notte tra il 23 ed il 24 agosto 2016
rientra tra quegli eventi che non si possono dimenticare.
Quel movimento sussultorio ed ondulatorio e quel greve,
angoscioso e drammatico boato che ha anticipato la
scossa, a distanza di anni, rievocano tristi ricordi e causano
brividi che scuotono il corpo. La mente e i ricordi volano
immediatamente a quelle immagini catastrofiche di
distruzione e devastazione. Amatrice ed Accumoli sono
i due comuni del territorio reatino che hanno pagato un
conto salatissimo in termini di perdite di vite umane e di
edifici completamente rasi al suolo. Due splendidi borghi
d’Italia, ricchi di storia e tradizioni, in pochi secondi sono
stati cancellati, insieme ad Arquata e Pescara del Tronto
nelle Marche.
Fin dalle primissime ore dopo l’accaduto, la macchina
dei soccorsi e quella della solidarietà si sono messe in
moto. Tra le prime colonne di volontari c’erano anche
gli uomini e le donne dell’AEOPC Italia, aderente alla
Colonna Nazionale del Modavi Protezione Civile, attivati
dalla Sala Operativa della Regione Lazio. Grazie alle loro
competenze, alla loro preparazione in situazioni dall’elevato
stress emotivo e fisico e alla conoscenza del territorio,
hanno fornito il loro prezioso contributo, lavorando senza
soluzione di continuità fino alla fine del periodo più critico.
Il Presidente del Modavi Protezione Civile Emanuele
Buffolano, all’epoca, si è fatto portavoce di un’iniziativa, in
linea con la mission dell’ente: trovare fondi per fare fronte
alla ricostruzione di spazi di aggregazione sociale.
Da allora sono stati raccolti quasi 65.000 euro, grazie ad
un’iniziativa che ha saputo raggiungere un grande risultato
per l’assoluta trasparenza con la quale è stata gestita la
campagna, pubblicando costantemente sui canali social
le donazioni ricevute sul conto corrente. In seguito,
dopo un incontro con l’ex primo cittadino di Amatrice,
Sergio Pirozzi, si è deciso di sostenere un progetto di
ricostruzione a favore di chi non ha mai “mollato”, non ha
mai lasciato quei territori martoriati: non più uno spazio
sociale, ma un’area che permettesse a piccoli imprenditori
dell’agroalimentare o dell’enogastronomia di vendere
le loro eccellenze a marchio De.Co. Nelle intenzioni del
Sindaco Pirozzi e del Modavi Protezione Civile è nata
così la volontà di aiutare concretamente quelle realtà
commerciali che sono state annientate dal terremoto.
Ora si vuole alzare l’asticella di questo obiettivo e provare
a mettere a disposizione di tale progetto più di 70.000
euro, cifra che consentirebbe di completare il primo di
tanti step e di trasformare un sogno in realtà, un’idea in un
progetto concreto! OPES, toccata nell’anima come milioni
di italiani da quell’esperienza drammatica e funesta, e
vicina al Modavi Protezione Civile come dimostrato in