XL, l'house organ di OPES anno 1, n°4, aprile 2019 | Page 22

CIVILE 22 Report dei primi passi in Sudafrica È l’11 marzo quando, dopo quasi un giorno di viaggio, atterriamo all’aereoporto di Cape Town. Lì, a riservarci una calorosa accoglienza e a guidarci alla nostra residenza, troviamo lo staff dell’University of Western Cape (UWC). Per i prossimi nove mesi collaboreremo assieme all’UWC, con l’obiettivo di portare a termine le attività previste dal nostro progetto di servizio civile, “Un calcio al razzismo”. I primi giorni di servizio ci hanno permesso di ambientarci nella nuova realtà; l’impatto con il contesto culturale sudafricano è emozionante e stimolante, quanto complesso. Cape Town è la città più antica del Sudafrica e al suo interno convivono, da secoli, etnie provenienti da Africa, Europa e Asia: Bantu, San, Khoekhoe, Malay, Coloured, Afrikaners, Inglesi, Ebrei, in un incredibile melting pot che arricchisce la città, ma rivela anche le contraddizioni e le diseguaglianze che il passato coloniale di questo paese reca ancora in sé. Ad affiancarci, nei nostri primi giorni di orientamento, vi è la Responsabile del Dipartimento Servizio Civile di OPES, Milka Di Nunzio, e Hayward Barends, il nostro responsabile locale. Insieme discutiamo delle numerose attività di volontariato, accessibili sia all’interno del Dipartimento dello Sport dell’UWC, che attraverso il sostegno di associazioni esterne, come la JBC (Jointly Building Communities) e il 9 Miles Project.