Viva Leonardo da Vinci! 2019 | Page 4
Leonardo da Vinci,
un genio universale
Il Castello Reale di Amboise, ispirato
all’arte di vivere italiana, così amata
da Francesco I, era all’epoca la culla
del primo Rinascimento francese. Le-
onardo qui lavora circondato dai suoi
allievi, si dedica alla pittura, l’architettu-
ra, la filosofia, la scenografia... Riceve
al Clos Lucé ospiti eccellenti, i grandi
del regno, ambasciatori e amici artisti,
ispira il pensiero e la moda. Organizza
grandi feste reali, con scenografie ad
effetto, automi ed effetti speciali sonori
e luminosi, spettacoli grandiosi, come
la famosa ricostruzione delle battaglie
vittoriose della Francia in Italia, allesti-
ta il 15 maggio 1518, sul pianoro degli
Châteliers ad Amboise. I suoi incontri
con Francesco I sono quasi quotidiani,
il re lo chiama “padre mio”. Su richiesta
del sovrano, Leonardo progetta una
città ideale rinascimentale, che avreb-
be dovuto sorgere a Romorantin, 70
km da Amboise. Leonardo trascorre
in Francia gli ultimi tre anni, dal 1516
al 2 maggio 1519, quando si spegne
al Clos Lucé. Secondo le sue ultime
volontà viene sepolto nel chiostro della
cattedrale di Saint-Florentin del Castel-
lo Reale di Amboise. La chiesa sarà di-
strutta nel 1808 e la sua sepoltura tra-
sferita - molto più tardi - nella cappella
di Saint-Hubert del castello.
Autoritratto attribuito a Leonardo da Vinci
© DR
N
ato nel 1452 ad Anchiano,
frazione di Vinci, nei dintorni
di Firenze, Leonardo ha già 64
anni quando decide di accet-
tare l’invito di Francesco I e trasferirsi
alla corte reale, ad Amboise. Trascorrerà
nella Valle della Loira gli ultimi tre anni
della sua vita. Attraversa le Alpi accom-
pagnato dai suoi discepoli Francesco
Melzi e Battista de Villanis. Porta con sé
la Gioconda, il San Giovanni Battista e
la Sant’Anna, oltre taccuini, manoscritti
e le annotazioni di una vita. Francesco I
e Luisa di Savoia, sua madre, lo accol-
gono a braccia aperte: il re lo nomina
“primo pittore, ingegnere e architetto”,
gli mette a disposizione il Castello del
Clos Lucé e gli versa una pensione prin-
cipesca.
4 / www.vivadavinci2019.fr
Castello di Clos Lucé, Parco Leonardo da Vinci
© Château du Clos Lucé - L. de Serres
CATERINA DE’ MEDICI
Il 2019 non segna infatti soltanto i 500 anni dalla morte di Leonardo, ma anche dalla
posa della prima pietra del Castello di Chambord - considerato l’edificio-simbolo
del Rinascimento - e dalla nascita di quella che sarà una grande regina di Francia,
Caterina de’ Medici. Nata il 15 aprile 1519 a Firenze, figlia di Lorenzo II de’
Medici, Caterina sposa nel 1533, a soli 14 anni, il futuro re Enrico II. Donna
potente, appassionata di esoterismo e magia, fra il 1544 e il 1556 dà alla
luce dieci figli di cui sette arrivano all’età adulta e tre regneranno sulla Fran-
cia: Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Oscurata inizialmente dalla figura
dell’amante del re, la bellissima Diana di Poitiers, alla morte improvvisa del
sovrano - nel 1559 per una ferita durante un torneo - diventa arbitra dei destini
della Francia fino al 1580, quando sale al trono Enrico III. Muore al
Castello Reale di Blois il 5 gennaio 1589. A lei si deve l’introduzione in Francia
anche di innovazioni nella cucina, compreso l’uso della forchetta.