Viaggio della Memoria 2017-2018 2017-2018 | Page 12

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Oggi il terreno del campo non è dissestato come lo era all’epoca delle deportazioni, tuttavia camminarvi sopra risulta ancora molto faticoso.

Visitando questi spazi in noi si sono risvegliate molte emozioni. In modo particolare, però, abbiamo provato rabbia diretta non solo verso gli individui che hanno compiuto quelle brutalità, ma anche verso alcuni visitatori che, senza ritegno, visitano il campo comportandosi senza alcun rispetto per le vittime che persero la vita durante il genocidio. Pur sapendo ciò che accadde in quei luoghi, certe persone visitano i campi con incoscienza, addirittura incidendo delle frasi di qualsiasi genere sulle pareti all’interno dei blocchi.

A Birkenau le immagini delle persone che vivevano in quel luogo di terrore e sofferenza sorgono spontanee nella mente. Entrare nei blocchi e camminare sugli stessi terreni calpestati oltre 70 anni fa da persone che hanno dovuto soffrire così tanto provoca un profondo senso di angoscia e commozione. È veramente difficile rassegnarsi al fatto che l’uomo fu veramente capace di simili atrocità.

1. Lo stabilimento di gasazione e successiva eliminazione definitiva tramite i forni

I2. I sassi lasciati dai passanti per onorare le vittime: i sassi sono simbolici, infatti nella tradizione ebraica vengono appoggiati sulle tombe dei defunti .

3. Vari oggetti delle vittime, come forbici spazzole e foto di famiglia