Viaggi in Lambretta - Mamma li turchi (2012) | Page 5

Ore 6.45 Suona la sveglia, mi fiondo in macchina, pieno di metano e via alla volta di Rimini. Dopo due ore e mezzo di viaggio arrivo a destinazione e finalmente incontro di persona Dean Orton (che già ci aveva salvato tramite consigli telefonici quando ruppi la frizione a Carcassonne due anni fa). Ero partito con l’ intenzione di comprare il cuscinetto, e alcuni ricambi (puntine, condensatore, fili e altre bischerate), ma dopo un confronto con Dean mi lascio convincere e acquisto l’ accensione elettronica per il mio mezzo. In questo modo dovrei evitare i problemi di anticipo dovuti al tipo di benzina scadente che molto probabilmente troveremo, evitando così danni irrimediabili al pistone. Ore 13:00 Dopo aver speso 300€ tra ricambi, autostrada e metano sono di nuovo in officina e comunico a Marco “l’ acquistone” e gli dico: se tutto va bene tra le 17 e le 18 ho rimontato la Lambretta e sono alla revisione!!! Le ultime parole famose!!! Fino alle 15:30 Marco lavora alla sua officina per soddisfare le ultime richieste dei suoi clienti che non avevano capito che stava per sparire per 10 giorni (tra cui il Cafissi che gli aveva commissionato una cornice di legno all’ ultimo momento). Espletati i suoi doveri mi viene a dare mano per velocizzare il rimontaggio del mezzo. Come due meccanici collaudati, ci dividiamo i compiti (Marco al carter frizione e io al volano e statore nuovo con relativo impianto). Il lavoro richiede più del previsto perché scopriamo che l’ albero motore è consumato sulle sedi dei cuscinetti lasciando troppo gioco a quest’ ultimi. La soluzione ci viene consigliata dal magico Neroni: in questi casi fino a trent’ anni fa quando ancora le cose si aggiustavano invece di ricomprarle, si puntinizzava la parte di albero motore interessata in modo da creare delle piccole creste che recuperassero il gioco tra cuscinetto e albero. Facciamo un lavoro certosino e in effetti il problema sembra risolto. Nel giro di tre ore la Lambretta è pronta e parte alla prima ma purtroppo abbiamo sforato… la revisione è saltata! Poco male, niente ci scoraggia, la soluzione si trova sempre: verrà fatta per strada ad un centro revisioni che troveremo tra Pistoia e Ancona. Ore 18:30 Marco mi lascia per andare dal suo amico Germano (il guru del Cagiva a Pistoia) per reperire pistone e paraoli da portarsi dietro per sicurezza e ci accordiamo per sentirci più tardi per mettersi d’accordo sulle cose da portare. Finisco gli ultimi ritocchi e salutando Carlo che nel mentre mi era venuto a trovare, ci scambiamo un abbraccio (anche lui sarebbe dovuto essere dei nostri ma purtroppo non ha potuto) e chiudo il bandone per andare a casa. A questo punto lascio la tastiera a Marco: Ero lì bello tranquillo a tavola (sono le ore 20:30) che mi sgranavo una bella cofana di pasta al che… suona il cellulare, è Mattia con voce mogia: “ Marco…. Bega!Questa volta non si parte! Si blocca il motore, la pedalina è dura a bestia!” . Butto giù gli ultimi bocconi di pasta e via…. Si riparte, torno in officina da Mattia. Ore 21:00 Risiamo sul pezzo, presi dallo sconforto cerchiamo comunque di capire cos’è che blocca il motore. Non volendo neanche pensare ad un possibile grippaggio, concentriamo la nostra attenzione su quello che di nuovo abbiamo montato: l’accensione elettronica. Smontiamo il volano e dai segni lasciati da questo sullo statore, la polvere di alluminio a giro un pò ovunque ed un occhiata rapida all’albero motore sveliamo l’arcano ed arriviamo alla radice del problema: il cuscinetto di banco si era troncato perché la sua sede sull’ albero motore era consuma F