VCi - proposta vini PROPOSTAvini_vol7_TRENTO_ok2 | Page 54

Il grappolo è grosso, di forma cilindrica o tronco-conica, abbastanza compatto e provvisto di un’ala; gli acini sono me- dio-grandi e di forma irregolare; la buccia è pruinosa e poco consistente, di colore blu-nero. L’uva di questo vitigno dà origine a vini generalmen- te poco coloriti, mediamente alcolici poco tannici, ma molto gustosi e adatti soprattutto per pasteggiare. Il loro profumo è molto gradevole, spesso con note di viola e di mandorla. In genere il vino di Schiava va bevuto giovane; nel pas- sato si prestava anche per il taglio con altre qualità colorate come il Teroldego, il Marzemino e la Negrara. Altro vitigno che vanta molte citazioni a partire dal se- colo XVI è il Groppello: con questo nome venivano indicate nell’antichità varietà spesso molto diverse fra loro, ma con la caratteristica comune del grappolo compatto con gli acini serrati, simili perciò ad un “groppo” (parola dialettale che si- gnifica nodo). Il Groppello di Revò, detto anche Gropel o Gropel No- nes, è coltivato esclusivamente nella Valle di Non sulle colli- ne del paese omonimo e dei suoi dintorni; non lo si deve confondere né con alcune varietà diffuse nel Bresciano – con le quali in passato veniva identificato – né con il Groppello gentile o Groppellone 81) . Anche la varietà presente attual- mente sul Garda bresciano non ha con il “nostro” niente in comune, tranne il nome. «Il Groppello di Revò è, si può dire, l’unico vitigno ad uva nera colti- vato nella Valle di Non, da dove si diffuse anche nelle altre plaghe vini- cole... siccome la sua maturazione è abbastanza precoce si adatta in modo speciale per le condizioni climatiche dell’Anaunia» (Consiglio Provinciale d’Agricoltura pel Tirolo (a cura di), in Almanacco Trentino pel 1898, p. 260). 81) 53