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La Berzamina, detta anche “Berzemina”, “Berzamino” e “Berzemino”, è un antico vitigno originario del Veneto. Le prime notizie, risalenti al XIII secolo, si riferiscono proprio a questa regione ed in particolare al Vicentino, dov’era consi- derato tra i vitigni più pregiati. La diffusione della varietà verso occidente (Lombardia) e verso nord (Trentino) è avve- nuta più tardi, con l’espandersi della Repubblica di Venezia in quei territori 51) . Il nome sembra derivare dal latino medioevale marzori- men (“granaglie di marzo”), per le piccole dimensioni degli acini, o dalla parola balsamo, per lo speciale aroma dell’uva. Molto probabilmente deriva da “Verzamì”, un vitigno greco coltivato nelle isole ioniche. Agli inizi del XX secolo, sulla Riviera del Garda ed in particolare nelle zone di Volciano, Gavardo, Campoverde e nella Valtenesi, la Berzamina veniva vinificata assieme ad altre uve come la Schiava, il Groppello e la Corva. Un tempo questo vitigno era coltivato anche in Valtelli- na e nelle province di Como; attualmente lo si trova sporadi- camente lungo la costa sud-occidentale del Lago di Garda, in particolare nei pressi di Salò. Il grappolo è mediamente compatto, di forma cilindro- piramidale. L’acino è regolare, rotondo con la buccia molto pruinosa, sottile ma consistente; il succo è rosato, di sapore semplice. Il vino che se ne ricava è di colore rubino intenso, abba- stanza alcolico, sapido e non privo di finezza. Cfr. Scienza A. - Failla O., La circolazione dei vitigni in ambito padano- veneto ed atesino: le fonti storico-letterarie e l’approccio biologico-molecolare, in “2500 anni di cultura della vite nell’ambito alpino e cisalpino”, Tren- to 1996, p. 226. 51) 44