UP Magazine Winter 2019 #1 | Page 17

Qualcosa che non sappiamo di Samy. Sono timida, molto timida. Chi mi conosce bene lo sa e sa quali siano le mie difficoltà con il pubblico, quindi… Se al Février Rouge dovessi nascondermi, sapete perché! D’accordo, ho capito, preferisci che parliamo del Février: Samantha, dove nasce l’idea di questo evento? Il Février Rouge nasce da un messaggio in chat, mentre tornavo dal Salone del libro di Torino. Sara Tonini, presidentessa dell'associazione Sissa e Trecasali per pas- sione, mi ha scritto in quanto aveva visto le mie foto su Facebook, chiedendomi se mi andava di far qualcosa insieme a lei, per il paese. Ho accettato con entusiasmo, ci siamo incontrate qualche settimana dopo e abbiamo messo insieme qualche idea. Così è nato il Février Rouge. Come si organizza un evento di questa portata e come si consolida? Si organizza con tanto impegno, tanta passione e tanta umiltà. Ed è solo unendo insieme queste caratteristiche che si può poi consolidare nel tempo, mettendosi in gioco e creando un gruppo di persone che ha voglia di lavorare bene e crescere, che è consapevole del fatto che con il confronto positivo si migliora. E i lettori lo sentono, e con sempre più entusiasmo si avvicinano a noi. Quali le soddisfazioni, quali le diffi- coltà? La soddisfazione più grande è l’entusia- smo. Incontrare persone che si vedono ra- ramente, che abitano a centinaia di chilo- metri di distanza, ma alle quali si è legati grazie alla passione della scrittura e della lettura. La difficoltà principale è coordi- narle tutte, aiutarle nei loro spostamenti, assecondare le esigenze di tutti. Perché l'o- biettivo più importante è farle sentire a casa. La cosa che è emersa nelle passate edi- zioni e che ti porti nel cuore. Il clima disteso, la complicità e la serenità. UPmagazine | 17 Il confronto tra autori e lo scambio di idee, che ha affascinato tutti e lo ha reso il punto di forza di questo evento. Un aneddoto Una curiosità, più che altro: un’insolita (visto l'argomento, il romance) e buona presenza maschile tra il pubblico, che ogni anno ci stupisce! La soddisfazione più grande come or- ganizzatore. I sorrisi degli autori dopo i loro interventi, cioè una volta che gli è passata la paura. E la loro voglia di tornare l’anno seguente, ancora prima di salutarci. Che cosa ci dovremo aspettare dal Février? Chiacchiere. Tante chiacchiere. Risate e tanto affetto, nel nostro “Salotto del ro- mance”. Qualcosa che ti preme dire. Il motivo per cui amo tanto questo evento è perché a differenza dei malumori che spesso ci sono sui social, qui non ce ne sono. Ognuno parla delle sue esperienze e tra autori ci si scambiano informazioni, ci si aiuta. Io trovo che questo sia bellissimo, sia per gli autori che per i lettori. Dicevamo, a proposito del Février Rouge… All’evento interverranno autrici e autori nazionali e internazionali, non manche- ranno momenti di condivisione e scambi di opinioni. Si parlerà di come nasce un ro- manzo, di come prendono vita i personaggi e di tutto quello che si nasconde dietro le pagine di una storia. Dacci ancora qualche dettaglio. Sabato 16 si parlerà del romanzo MM con Sarah Bernardinello, Lily Carpenetti e Valentina C. Brin, e ospiti internazionali saranno Teodora Kostova e Amheliie e