Qualcosa che non sappiamo di Samy.
Sono timida, molto timida. Chi mi conosce
bene lo sa e sa quali siano le mie difficoltà
con il pubblico, quindi… Se al Février
Rouge dovessi nascondermi, sapete perché!
D’accordo, ho capito, preferisci che
parliamo del Février: Samantha, dove
nasce l’idea di questo evento?
Il Février Rouge nasce da un messaggio in
chat, mentre tornavo dal Salone del libro
di Torino. Sara Tonini, presidentessa
dell'associazione Sissa e Trecasali per pas-
sione, mi ha scritto in quanto aveva visto
le mie foto su Facebook, chiedendomi se mi
andava di far qualcosa insieme a lei, per il
paese. Ho accettato con entusiasmo, ci
siamo incontrate qualche settimana dopo e
abbiamo messo insieme qualche idea. Così
è nato il Février Rouge.
Come si organizza un evento di questa
portata e come si consolida?
Si organizza con tanto impegno, tanta
passione e tanta umiltà. Ed è solo unendo
insieme queste caratteristiche che si può
poi consolidare nel tempo, mettendosi in
gioco e creando un gruppo di persone che
ha voglia di lavorare bene e crescere, che è
consapevole del fatto che con il confronto
positivo si migliora. E i lettori lo sentono, e
con sempre più entusiasmo si avvicinano a
noi.
Quali le soddisfazioni, quali le diffi-
coltà?
La soddisfazione più grande è l’entusia-
smo. Incontrare persone che si vedono ra-
ramente, che abitano a centinaia di chilo-
metri di distanza, ma alle quali si è legati
grazie alla passione della scrittura e della
lettura. La difficoltà principale è coordi-
narle tutte, aiutarle nei loro spostamenti,
assecondare le esigenze di tutti. Perché l'o-
biettivo più importante è farle sentire a
casa.
La cosa che è emersa nelle passate edi-
zioni e che ti porti nel cuore.
Il clima disteso, la complicità e la serenità.
UPmagazine | 17
Il confronto tra autori e lo scambio di idee,
che ha affascinato tutti e lo ha reso il punto
di forza di questo evento.
Un aneddoto
Una curiosità, più che altro: un’insolita
(visto l'argomento, il romance) e buona
presenza maschile tra il pubblico, che ogni
anno ci stupisce!
La soddisfazione più grande come or-
ganizzatore.
I sorrisi degli autori dopo i loro interventi,
cioè una volta che gli è passata la paura. E
la loro voglia di tornare l’anno seguente,
ancora prima di salutarci.
Che cosa ci dovremo aspettare dal
Février?
Chiacchiere. Tante chiacchiere. Risate e
tanto affetto, nel nostro “Salotto del ro-
mance”.
Qualcosa che ti preme dire.
Il motivo per cui amo tanto questo evento
è perché a differenza dei malumori che
spesso ci sono sui social, qui non ce ne sono.
Ognuno parla delle sue esperienze e tra
autori ci si scambiano informazioni, ci si
aiuta. Io trovo che questo sia bellissimo, sia
per gli autori che per i lettori.
Dicevamo, a proposito del Février
Rouge…
All’evento interverranno autrici e autori
nazionali e internazionali, non manche-
ranno momenti di condivisione e scambi di
opinioni. Si parlerà di come nasce un ro-
manzo, di come prendono vita i personaggi
e di tutto quello che si nasconde dietro le
pagine di una storia.
Dacci ancora qualche dettaglio.
Sabato 16 si parlerà del romanzo MM con
Sarah Bernardinello, Lily Carpenetti e
Valentina C. Brin, e ospiti internazionali
saranno Teodora Kostova e Amheliie e