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- Laser a raggi X: progetto nato come idea per un’arma
spaziale nel campo delle Star Wars, è ora un microscopio
innovativo, capace di generare forme esotiche di materia,
che in natura non esistono. Conosciuto anche come LCLS
(Linac Coherent Light Source), il primo laser ricavò
l’energia da un test nucleare sotterraneo, nome in codice
Excalibur, effettuato dal Lawrence Livermore National
Laboratory, a est di San Francisco e tenuto segreto a
. Oggi, nuove
causa della
generazioni di laser di questo tipo permettono di filmare
come si spezzano i legami chimici e come se ne formano
di nuovi. Mentre i radiotelescopi del Progetto SETI sono
in attesa di ricevere il primo segnale intelligente dallo
spazio, la NSA (National Security Agency) ha ammesso
candidamente che, già da tempo, sono stati ricevuti e
analizzati diversi segnali di sicura provenienza
extraterrestre, notizia autorizzata alla pubblicazione nel
2004, in base alla Civil Action nr. 80-1562. I files, indicati
come “Chiave per i Messaggi Extraterrestri e Intelligenza
Extraterrestre”, sono stati analizzati da un certo Horward
H. Campaigne, uno dei piùqualificati crittologi del Governo
Americano, con anni di servizio presso il Naval Security
Group, l’Army Security Agency, la National Security
Agency. Nel settore aerospaziale, come in altri che hanno
una diretta influenza sulla sicurezza, è difficile stabilire
una chiara linea di demarcazione tra civile e militare, ma
c’è stato. Quando venne creata la
un consistente
NASA, i più qualificati esperti missilistici erano altrove,
impegnati nello studio del Progetto Saturno, sotto la
stretta sorveglianza del Gen. Medaris e dell’Esercito.
Anche il progetto civile della NASA, il Mercury,
inizialmente utilizzava il Redstone ed il Jupiter
dell’Esercito. I lanci successivi avvennero con l’Atlas da
Cape Canaveral, di proprietà dell’USAF. Il recupero era di
responsabilità della NAVY e i circuiti televisivi di tutte le
tre armi ne seguivano il volo. Per ovviare agli inevitabili
intralci alle operazioni, l’intera responsabilità fu poi affidata
all’USAF. Nessuna impresa, dunque, poteva essere portata
a termine senza la cooperazione dei militari e degli
uomini, che lavoravano con loro. Ma chi sono questi
uomini, che, lavorando in silenzio, nel rispetto dei
giuramenti fatti e, lontano dai riflettori dei mass-media,
hanno contribuito decisamente a rivoluzionare la
tecnologia? Vediamo di conoscerne alcuni, magari i più
visibili, precursori di una nuova era, uomini d’azione
dinamici e sognatori realistici:
- Bernard A. Schriever, Generale dell’USAF, ingegnere,
diede agli Stati Uniti il suo primo missile balistico
intercontinentale. Schriever ebbe il merito di mettere
insieme un nucleo di persone (oltre 50), che, nel 1954,
costituirono il BMD (Ballistic Missile Division) con uno
stanziamento quadruplo rispetto alle somme spese per il
Progetto Manhattan, con evidenti rifle