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EDITORIALE
In Ufologia si legge spesso del termine “ondata”. Questa definizione,
non è altro che la traduzione del termine inglese “Wave”, anche se,
più spesso nel mondo ufologico anglosassone, viene usata la parola
“Flap”. Tutte queste definizioni stanno ad indicare la concentrazione
di un numero elevato di segnalazioni in un arco di tempo ben
delimitato. Si può anche restringere l’insieme localizzando i vari
avvistamenti in una determinata zona o regione. In occasione del
sessantesimo anniversario della grande “Ondata” del 1954 è
sembrato doveroso fornire, ai lettori di Ufoctline, una panoramica di
quello che è stato il fenomeno in Sicilia. Scorrendo i vari avvistamenti,
ci si accorge che la massima concentrazione di segnalazioni si è avuta
nel mese di ottobre. Tanti anni sono passati ed è ormai difficile
revisionare i casi di quel periodo. Questo però non deve mai fermare
le indagini se il caso ci porta a nuovi sviluppi da cui poter ripartire.
A testimonianza di ciò vi offriamo un articolo di Antonio Blanco del
CISU (che ringraziamo per averci consentito di pubblicare l’articolo
su questo magazine), pubblicato in UFOForum del marzo 1999 e che
riguarda i famosi “dischi volanti” di Taormina. Il caso è caratterizzato
dalla presenza di una foto che all’epoca fece il giro del mondo ed è
stata utilizzata pure come copertina di un libro di A. Michel. Il riaprirsi
dell’indagine, con la collaborazione di vari ufologi (anche dall’estero)
ha permesso di stabilire alcune verità (come il luogo da cui è stata
scattata la foto) e di proporre delle ipotesi più fondate. Non vi dico
altro e vi lascio alla lettura dell’interessantissimo pezzo. Marzo sarà
un mese importante per il CUN Sicilia. Grazie ad uno sforzo non
indifferente si è riusciti a portare in Sicilia il Prof. Erling P. Strand del
Project Hessdalen. Strand farà il punto sugli studi fino ad adesso
effettuati per poter comprendere il fenomeno conosciuto come “Le
luci di Hessdalen”. Per inquadrare e studiare questi apparizioni
periodiche nella valle norvegese, si sono mobilitate diverse equipe
di scienziati, anche italiani. Gli strumenti tecnici utilizzati sono svariati
e i risultati ottenuti molteplici. Varie ipotesi sono state fatte ma i
molteplici comportamenti e la natura diversa delle luci pare voler
sfuggire ad una spiegazione di carattere generale. L’Ufologo ha molto
da imparare sui metodi utilizzati, proprio perché raramente si hanno
a disposizione fenomeni che si ripetono nel tempo e che sono
localizzati tutti in una stessa zona. Sembra che qualcosa di simile si
sia verificato qui in Sicilia. I fenomeni di Canneto di Caronia che, dalla
metà degli anni novanta hanno messo in subbuglio la piccola
comunità del minuscolo paese del Tirreno, hanno attirato l’attenzione
delle autorità. I fenomeni sono stati monitorati con apparati montati
in loco da un’equipe di tecnici. Purtroppo questa esperienza si è persa
nel corso degli anni e le postazioni sono state dismesse, ma le
conclusioni del comitato di indagine hanno messo in rilievo il fatto
che qualcosa di anomalo è stato registrato. Di recente, dopo un
periodo di calma, qualche altro fenomeno si è verificato a Caronia.
Si è anche ipotizzata una qualche correlazione con le cause
sconosciute che nel corso degli anni hanno provocato incendi e
spegnimento di motori in una galleria dell’autostrada PalermoCatania e precisamente quella di Tremonzelli. Forse il parallelo con
Hessdalen è un po’ azzardato ma sicuramente si tratta di fenomeni
ricorrenti che non hanno avuto ancora delle spiegazioni soddisfacenti
nonostante la Magistratura abbia sentenziato (sicuramente per
evitare risarcimenti) che si tratta di una frode. Qui il discorso sarebbe
troppo lungo da affrontare in questa sede, ma fra i programmi del
CUN Sicilia c’è anche quello di organizzare per settembre prossimo,
un Convegno in quelle zone. Ve ne daremo notizia. Tornando a
Strand, le Conferenze saranno due: una il 21 marzo, alle 20, presso
lo Sheraton di Catania e l’altra il 22 marzo, alle 10 presso il Palazzo
della Provincia di Messina. Vi attendiamo numerosi.
Davide Ferrara