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Sciacca (AG), 1/11/1954 – LN
Una cinquantina di persone, fra cui professionisti, guardie civiche ed il pubblicista E.P., assistettero ad uno strano
fenomeno. Nel cielo sovrastante la zona di Capo San Marco apparvero, ad una altezza imprecisata, intensi bagliori rossastri
provenienti da una sorgente luminosa di forma rotonda.
Dopo qualche attimo i bagliori cambiarono tonalità di colore, diventando gialli e molto più luminosi, mentre la "cosa"
assumeva lentamente una "forma elicoidale sempre più affusolata". Allorché la trasformazione fu completa, il curioso
oggetto volante luminoso si allontanò a tutta velocità in direzione Nord. Il fatto fu confermato anche dai pescatori, che
si trovavano al largo di Capo San Marco. Essi, rientrati in porto il mattino del 2 Novembre successivo, descrissero
dettagliatamente l'accaduto.
Il caso e' molto interessante perché presenta un alto numero di testimoni e una testimonianza separata da parte di
pescatori. Altro fatto curioso il cambiamento di forma. Il cambiamento di colore e' un fatto abbastanza comune nei casi
di luci notturne.
Fonte: Il Gazzettino, 3/11/1954. Il Tirreno, 3/11/1954. Il Tempo, 3/11/1954.
Capo San Marco (AG), 1/11/1954 – LN
Ora imprecisata, sera. Il fenomeno in oggetto venne osservato a tarda sera anche da alcuni pescatori che si trovavano
al largo di Capo San marco. Fonti: La Sicilia, 3/11/1954. Gazzetta del Mezzogiorno, 3/11/1954. Giornale di Sicilia,
3/11/1954. Ufo in Italia, VOL. II.
Francofonte (SR), 3/11/1954 – LN
Cittadini di Francofonte avvistano uno “strano oggetto” attraversare il cielo a poco più di 1000 metri. L’episodio venne
segnalato dai Carabinieri di Francofonte al Comando di Siracusa. Fonti: Gazzetta del Mezzogiorno, 5/11/1954. La Tribuna
del Mezzogiorno, 5/11/1954. Giornale dell’Isola, 4/11/1954.
Siracusa – Ortigia, 3/11/1954 – LN
Tre studenti siracusani osservano un “disco volante” dal lungomare di Ortigia. Fonti: Gazzetta del Mezzogiorno, 5/11/1954.
La Tribuna del Mezzogiorno, 5/11/1954.
Canicattì (AG), 5/11/1954 – LN
I tre avvocati A. C., E. D. e P. F., mentre uscivano da un bar del centro (ed a causa delle loro esclamazioni anche altre
persone che impaurite si rifugiarono nei portoni e nei locali pubblici) videro una massa incandescente a forma di sigaro
e di colore rosso giallognolo passare nel cielo in direzione Sud - Ovest e scomparire velocemente in pochi secondi. Fonte:
Il Messaggero, 6/117!954. Il Nuovo Corriere, 6/11/1954. Il Tempo, 6/11/1954.
Ispica (RG), 5/11/1954 – IR3
Ore 22.30. Il giornalista Tino Juvara e L’insegnante R. F., passeggiando in strada a conclusione dell’ultimo spettacolo
cinematografico, notano una luce verde-azzurrognola, provenire dall’interno del vicino campo di calcio. Avvicinatisi al
cancello, scorgono all’interno “uno strano oggetto di forma triangolare con alle punte dei dischetti poggianti a terra” e in
varie parti luminoso e con riflessi argentei. Illuminate a tratti dalle luci, accanto all’oggetto, i due videro anche delle strane
figure “dalla forma di vampiri, dato che avevano delle membrane ai lati”. Allontanatisi per richiamare l’attenzione degli
abitanti della zona, udirono un fischio acutissimo e videro il “triangolo” alzarsi in volo ed allontanarsi verso il mare roteando.
Fonti: Corriere di Sicilia, 6/11/1954. Giornale di Sicilia, 9/11/1954.
Gela, 14/11/1954 – DD
Dalla Piazza Umberto I di Gela una quarantina di cittadini, tra cui V.M., presidente dell' U. S. Terranova ed abitante in
via Palazzo 79; C. D., vicedirettore dell' Esattoria Comunale ed abitante in via Ventura 24; G. P., impiegato dell' Ente
Acquedotto Siciliano, nonché S. C.; F. C., abitante in Via Venezia 14; G. A., abitante in piazza Roma 21, ed E. M. (tutti
impiegati delle poste) assistettero al passaggio ad alta quota di una ventina di "misteriose macchine aeree" dalle forme
più strane, ma in particolar modo a "disco" e a "sigaro". Esse, che erano di un colore grigio - metallico, e della grossezza
di un "bottone", si presentavano una dopo l'altra con intervalli di solo qualche secondo e procedevano da Sud verso Nord
ad una velocità tale che non era possibile seguirle con lo sguardo.
Il fenomeno suscitò in tutti gli osservatori una profonda emozione. Alcuni momenti dopo il passaggio dello stormo discese
dal cielo una "candida cortina", che si sciolse in infinite particelle di straordinaria leggerezza e che si propagò ovunque,
sino ad una decina di chilometri da Gela. Infatti il fenomeno della bambagia fu visto anche dal tratto stradale Gela Vittoria dal corrispondente del "Corriere della Sicilia", Professor G. M., dal Dott. A. L., dall'avvocato O. G., dal dott. G. e
da altri, che si recavano a Modica per assistere alla partita di calcio Modica - Gela. Un centinaio di grammi di materiale
filiforme, misto a batuffoli bianchi, fu anche sottoposto ad esame e risultò composto da "fibre vetrose". I quotidiani siculi
dettero notizia dell' avvenimento in prima pagina. Numerosi sono le fonti.