UFOCTLINE N.11 (Settembre - Ottobre 2013) | Page 5
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Anche il Centro Ufologico Nazionale ha i suoi moduli divisi in oltre 20 schede. Con questi si possono catalogare
tutti i tipi di dati relativi alle varie tipologie di segnalazioni. Il compito del Field Investigator è quello di conoscerli
al meglio e usarli in maniera corretta. Questo è particolarmente importante nella successiva fase di inserimento
dei dati nel database digitale e in quella seguente, di valutazione del caso.
I dati raccolti durante l’investigazione sono di varia natura. Si va da quelli di natura spazio-temporale (grafici,
rilievi, foto, campioni, reperti) alle interviste, ai profili psicologici, alle ricerche presso enti, alle testimonianze
parallele, alla comparazione con altri casi analoghi e così via. Molto importanti sono le consulenze di esperti nei
vari settori come, per esempio, l’astronomia, la chimica, la meteorologia, la medicina. Solo alla fine di questo
impervio percorso si potrà dare una valutazione al caso potendo esprimere un giudizio che, puntualizziamo, sarà
definitivo solo in quei casi certi in cui si è giunti ad una sicura identificazione o, al contrario, si è potuto escludere
ogni causa nota. In base a queste considerazioni si può concludere che la fase della raccolta dei dati è la più
importante nell’investigazione del caso. Quindi, più precisa e tempestiva sarà, più si può essere sicuri dei risultati.
E’ bene sottolineare che, si è costretti a parlare sempre in termini di percentuali e non di certezze, in quanto il
fenomeno Ufologico, nella sua grande parte, è fatto di dati testimoniali con tutto quello che questo comporta.
La Scienza si basa su valutazioni di dati certi, verificabili e ripetitivi, per questo la mia opinione è che, non si può
parlare di Scienza nel caso dell’Ufologia ma solo di metodo il più possibile scientifico nelle tecniche di raccolta e
nella valutazione dei dati. Questo fatto è alla base di una certa diffidenza del mondo scientifico riguardo le nostre
problematiche e se non è chiaro quato detto prima sarà difficile ottenere la collaborazione di scienziati e studiosi.
Il nostro scopo è isolare tra le innumerevoli segnalazioni che vengono presentate come “avvistamenti ufologici”
quei casi che denotano un certo spessore, che non siano identificabili con cause note, quelli che continuano a
presentare un alto coefficiente di “stranezza” per poterli alla fine definire “UFO in senso stretto”. Per questo
abbiamo bisogno di un’inchiesta condotta con tutti gli strumenti del caso, che non presenti contaminazioni, che
riporti solo i fatti. Questo è l’ambizioso obiettivo che ci poniamo ben consci di quanto esso sia difficile . Le notizie
oggi si moltiplicano sui media (specialmente sulla rete) e i passaggi di mano sono sempre più numerosi rendendo
la verità sempre più sfumata. Anzi posso affermare con sicurezza che spesso la verità non c’è e si tratta sono di
casi inventati. Verifica delle fonti e inchiesta diretta sono delle priorità da non trascurare. La formazione del Field
Investigator è di primaria importanza in ogni organizzazione di ricerca ufologica che si rispetti.