Tutti i Bollettini di AMys IL BOLLETTINO DI AMYS nr. 37-2017 | Page 8
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come un attento 'chirurgo' ha chiesto
di spostare, ingrandire o ridurre alcu-
ne parti anatomiche. Quindi, non ab-
biamo preso un attore a riferimento: in
sostanza il nuovo Martin è come è
uscito dalla mia 'penna' con gli aggiu-
stamenti di cui dicevo sopra.
C.B. - Le NAC devono essere state
una esperienza professionale molto
proficua e intensa. Ma tu non disegni
solo fumetti, lavori anche come illu-
stratore per la New to n & Co m p to n
Editori per la quale hai realizzato le illu-
strazioni di molti volumi delle collane
“I Centouno” e “I Milleuno”. Ci puoi
parlare di questo tipo di attività?
F.P. - Ho iniziato a collaborare con la
Newton & Compton dal 2010. E’ un la-
voro molto bello ma che si concentra
in un periodo specifico dell’anno dove
rischi (ed è successo) di dover realiz-
zare anche 150/200 illustrazioni in un
mese. Credo che escano almeno una
decina di libri l’anno a cui ho collabo-
rato (tra prime stampe e nuove edizio-
ni) e mi dà molta soddisfazione guar-
darli sugli scaffali delle librerie. Un
giorno ero alla Feltrinelli e c’era un
espositore con tutti i libri con le mie
illustrazioni. Non sono un narciso, per
niente, ma vedere i miei lavori esposti
mi fa molto ma molto piacere!!!
C.B. - Passiamo a una delle altre tue
passioni. Tra le tante cose, sei anche
uno scultore e modellatore 3D di Ac-
tion Doll per conto di varie aziende
del settore. Ho visto il tuo “Tiger Man”
e devo dire che è veramente notevole.
Potresti brevemente spiegarci in che
cosa consiste questa tua attività e quali
sono i progetti ai quali stai attualmen-
te lavorando?
F.P. - Il 3D è il mio pallino, ho anche
lavorato in passato come modellatore
ma questo tipo di attività deve per
forza di cose essere svolta in studi di
produzione e questo a me non piace.
Io lavoro da solo, ho bisogno di gestir-
mi il tempo senza nessun tipo di vin-
colo. Sto aspettando con ansia una
stampante 3D che ho acquistato e chis-
sà che da questo non ne nasca qualco-
sa di nuovo. Attualmente ho realizza-
to il prototipo ad 1/6 del nostro Mar-
tin. Tecnicamente si chiama Action
Doll, cioè un “pupazzo” iperdettaglia-
to, colorato a mano, e con vestiti veri
ma delle dimensioni ad 1/6 cioè è alto
circa 30 centimetri.
La previsione è che venga prodotto.
C.B. - Siamo arrivati alla fine di que-
sta nostra lunga e interessante chiac-
chierata, Fabio. Grazie per la tua pa-
zienza e generosità nel rispondere.
Un'ultima multi-domanda, qual è il
genere fumettistico che ritieni a te più
congeniale e quale il personaggio bo-
nelliano per il quale vorresti realizzare
una storia? E per i mercati esteri ti pia-
cerebbe lavorare, casomai con un edi-
tore francese?
F.P. - Credo che il genere a me conge-
niale è quello per cui sto lavorando e
cioè il genere mysterioso. Il mio sogno
è sempre stato quello di poter dise-
gnare Martin Mystère . Un altro perso-
naggio bonelli forse potrebbe essere
Nathan Never, perché sarebbe una bella
sfida nel realizzarlo essendo un
“mondo” completamente diverso da
quello del BVZM o delle NAC. Per i
mercati esteri mi viene in mente un
solo nome ora: Sup erm an!
Fabio Piacentini e Claudio Bovino
Fabio Piacentini e Claudio Bovino