Tutti i Bollettini di AMys IL BOLLETTINO DI AMYS nr. 37-2017 | Page 7

PAGIN A mi ha parlato della storia che stava scrivendo e ne sono rimasto folgorato. Alfredo Castelli, da grande artista quale è, ha subito capito le nostre in- tenzioni e ci ha pienamente appoggiati e siamo partiti. E’ una storia molto ambiziosa e Martin sarà sottoposto ad una serie di imprevisti che ne mine- ranno le convinzioni. Non credo di poter dire altro ;) Posso, però, confer- mare che con Sergio c’è un colloquio quotidiano su ogni aspetto della sce- neggiatura ed ogni decisione stilistica la prendiamo insieme. Beh, una cosa la posso dire, a mio parere... sta venendo molto bene ;) C.B. - Rimanendo sempre in ambito “mysteriano”, c'è un aneddoto in par- ticolare che ti viene in mente relativa- mente alla collaborazione con Alfredo Castelli? F.P. - Alfredo è una persona fantasti- ca e particolarmente spiritosa. L’aned- doto che ora mi viene in mente è il più recente: il giorno in cui sono andato in redazione a ritirare la mia copia delle Nuove Avventure a Colori di Martin My- stère, appena mi vede mi dà la maschera di Martin Mystère (quella pubblicata on line sul sito della Sergio Bonelli Ed ito - re), la metto e comincia a fotografarmi, con lo sguardo divertito, come test o pseu- do modello (con la pancia) di Martin Mystère. Poi, mi fa vedere le foto e scopro che praticamente questa trafila l’aveva fatta fare a chiunque era entra- to nel suo ufficio. C.B. - Non c'è niente da fare, Alfredo è un grande! Bene, siamo arrivati final- mente alle NAC, la nuova miniserie dedicata a Martin Mystère, per la qua- le hai realizzato il primo numero e hai elaborato lo studio per il personaggio. Dicci tutto ma proprio tutto sul tuo lavoro sulle NAC. F.P. - Ero in fase di conclusione della storia n. 341 della serie classica e Ca- stelli mi chiama in redazione. Quel giorno conobbi anche Giovanni Gual- doni. Ci fu una piccola riunione dove analizzammo le mie tavole in digitale e mi prop osero di realizzare il primo numero delle NAC. Avevano bisogno di un disegnatore digitale che detta- gliasse anche gli sfondi. Cotto e man- giato. Presero una mia tavola e venne fatta una prova colore per vedere se lo stile funzionava per la nuova serie e così fu (per fortuna!). Ho realizzato gli studi di Martin e Max sotto l’attenta super visione di Giovanni Gualdoni coadiuvato da Gianmauro Cozzi. Non posso negare che è stato un impegno molto intenso, ma lavorare così a stretto contatto, andando spessissimo in redazione, mi ha aiutato a capire quanto lavoro c’è in un progetto così importante. Artisticamente sono molto cresciuto. C.B. - La ricostruzione della Battaglia di Anghiari che hai realizzato è gran- diosa: quali sono le fonti che hai utiliz- zato e come si è svolto il tuo lavoro in questo caso? F.P. - Grazie! Più che la qualità del disegno di Leonardo (che è inimitabile per la sua grandezza) ho cercato di inserire una innumerevole serie di personaggi che potevano dare l'idea di quello che sarebbe potuta essere. I rife- rimenti sono stati, naturalmente Leo- nardo... il Vasari, Rubens e tutto quel- lo che ho potuto trovare in rete. Spoi- ler: c'è anche il soldato nazista! Ma nel formato Bonelli non si vede... magari in una futura edizione più grande (se ci sarà) si vedrà anche lui. C.B. - Un'altra domanda sulle NAC: se per il Mystère "classico", le fattezze si ispirano a personaggi vari (fittizi o reali) ai quali Alfredo o i diversi dise- gnatori hanno fatto riferimento (si va da Brick Bradford a Paul Newman, da Michael Caine a James Franciscus), qual è il personaggio reale dietro que- sta nuova incarnazione di Martin? Chi lo ha visualizzato e quali indicazioni hai avuto in merito? F.P. - Ho avuto l'onere e l'onore di ringiovanire il nostro eroe (in verità, non lo faccio mai troppo vecchio nem- meno nel Martin Mystère “classico”). Ho avuto (quasi) carta bianca ma sem- pre sotto l'attenta supervisione di Gio- vanni, curatore della serie, e Giam- mauro, che segue tutto l'aspetto grafi- co della serie. Naturalmente l'ultima parola l'ha avuta Alfredo Castelli che 7