C’ERA UNA VOLTA…Silvio Berlusconi
Jasmine Anouna
Non sono bastate le accuse, alcune delle quali gravissime per le leggi dello Stato, per far dimettere il Cavaliere Silvio Berlusconi. Non è bastata l’accusa a suo carico di concorso esterno in associazione mafiosa (ARCHIVIATA). Non è stata rilevante, e fu anch’essa poi ARCHIVIATA, l’accusa di concorso nelle stragi avvenute negli anni 1992-1993. Forse, a nessuno importava che l’Onorevole parlasse di sé e diffamasse gli avversari politici nelle reti televisive di sua proprietà: diffamazione aggravata dall’uso del mezzo televisivo (ARCHIVIATA). Si sa, non erano poi tanto gravi le feste che si tenevano ad Arcore, tra musica, coca, sesso, alcol, e tanti, tanti soldi; soldi che, s’intende, erano dati alle giovani ragazze perché si trovavano in difficoltà, non in cambio di rapporti sessuali, sia ben chiaro! Prostituzione minorile e concussione aggravata gli sarebbero costati ben sette anni di carcere, ed è inutile che i giornali dei “coglioni della Sinistra” facciano dell’ironia sul fatto che Bernardo Provenzano lo stia aspettando: lui, “mi consenta”, la detenzione non la subirà mai. E pensate voi che fosse sufficiente portare delle escort in Parlamento o sistemare le varie ragazze protagonisti di quelle serate qua e là nel mondo della televisione per far dimettere dalla carica di onorevole un tale generosissimo benefattore? No, niente di tutto ciò. Silvio Berlusconi è deced-scusate se mi son fatta prendere troppo la mano…- decaduto per un reato che in confronto a quelli archiviati, fa quasi ridere: evasione fiscale.
Ciao Silvio, il popolo italiano ti saluta calorosamente avendo sempre apprezzato di te il tuo cuore cosi puro, pieno di vitalità e i quasi 80 anni (che porti benissimo, non ti preoccupare) con la goliardia di un bimbo.
Ma soprattutto, speriamo di riuscire a superare quei danni che il tuo governo e le tue leggi ad personam hanno causato a noi e alla nostra Nazione. Adesso è proprio il caso di dirlo: FORZA ITALIA!