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L’installazione “HELP the Ocean” al Foro Romano,
l’arte come denuncia ambientale
Di Tania Turnaturi - [email protected]
La poliedrica artista Maria Cristina
Finucci continua a lanciare un
grido d’allarme sull’espansione
degli ammassi di plastica che in-
quinano gli oceani, cinque “isole”
di 16 milioni di kmq che costitui-
scono lo Stato simbolico The Gar-
bage Patch State (il secondo più
vasto al mondo) che l’artista ha
fondato nel 2013 nella sede Une-
sco di Parigi, la cui Costituzione
si basa sul contenimento della
propria espansione involontaria.
L’installazione esposta nel Parco
Archeologico del Colosseo, utiliz-
zando il linguaggio trasversale e
universale dell’arte come mezzo
di lettura della realtà globale, è
immagine icastica del disastro
ambientale di 8 milioni di tonnel-
late di plastica che ogni anno si
riversano negli oceani.
La creazione artistica valorizza il
messaggio sociale di denuncia
verso l’uso indiscriminato dei ma-
teriali plastici, intendendo incenti-
vare un uso sostenibile delle
risorse naturali del pianeta con la
gigantesca volumetria dell’opera,
la cui policromia di notte è esal-
tata da potenti flussi di luce a led
che la rendono visibile lungo Via
dei Fori Imperiali.
L’artista ha immaginato che a un
archeologo del futuro che scava
tra i ruderi della storia dell’uma-
nità appaia il grido di aiuto com-
posto da un assemblaggio di
tappi di plastica colorati racchiusi
in gabbioni Maccaferri in rete me-
tallica che compongono la parola
HELP nel Foro Romano, sui resti
della Basilica Giulia lungo la Via
Sacra, contornata dai resti monu-
mentali in pietra e marmo dell’an-
tica Roma. Questo ritrovamento
identificherà la nostra era come
l’“età della plastica”, testimo-
nianza del presente che diven-
terà memoria del passato per
l’archeologo del futuro.
L’esposizione, inaugurata l’8 giu-
gno nella Giornata mondiale degli
Oceani, sarà visibile fino al 29 lu-
glio nell’orario di apertura e con il
biglietto d’ingresso del Colosseo
e Foro Romano Palatino.
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