TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE #16 | Page 8

no anche in ambito indipenden- te a fare dischi prima impossibili Appino: Io da “nerd di studio”, visto che abbiamo questa auto- determinazione di registrarci e di mixarci ho veramente visto cambiare completamente le cose. Adesso il digitale è irriconoscibile dall’analogico. Non lo dico io, l’ha ammesso anche gente che lavora con Steve Albini. Ufo: E soprattut- to si possono fare cose molto sofi- sticate, prima si cercava di arriva- re al risultato ma veniva fuori una cosa un po’… Appino: Era parecchio difficile. Oggi sono incredibili le possibilità che si hanno a disposizione. Que- sta cosa, a mio modesto parere, ha cambiato sicuramente, snatu- rato per certi versi, ma comunque migliorato le produzioni italiane. Penso ai dischi usciti fra i primi e la metà degli anni 2000, alcuni 8 però è fatto in una maniera incre- dibile. Appino: Non è neanche una questione di quanto ci piace o no. È una questione di quanto sia andata avanti la musica. Ufo: Anche Cosmo che ha tirato fuori un format anche di spettaco- lo che non c’era mai stato. Ci sono cose ganze anche in Italia, di molti generi. Appino: Assolutamente. Anzi noi crediamo che sia il rock quello che è rimasto al palo, per questa idea obbligatoria… Penso a molti gruppi stranieri che oggi hanno delle produzioni incredibi- li e che mescolano il garage all’e- lettronica, cosa che qui ancora si fatica a fare. Quello che vogliamo fare noi fare con i nostri dischi, pur essendo un gruppo rock nel dna. Però ascoltiamo di tutto. Ufo: Già il nostro tentativo di unire il cantautorato italiano con l’indi- pendente americano è già in origi- ne un tentativo di fare una mesco- lanza. Per questo facevamo punk rock con gli strumenti acustici, cercavamo di sovvertire un po’ le cose… Fabio Alcini sono molto belli, con grandissima creatività, ma dal punto di vista produttivo difficili. Ufo: prima le cose erano così: se avevi soldi fa- cevi un disco bello, se non avevi soldi facevi un disco brutto. Op- pure non avevi soldi e facevi un disco bello, ma per combinazione. Ora puoi scegliere: puoi fare an- che un disco brutto apposta, puoi fare dei suoni clamorosi in came- ra tua. Appino: questa cosa ha portato anche a canzoni che non adoro ma che suonano in manie- ra futuribile e che hanno portato avanti la musica italiana. Tre nomi “di qualità” tra quelli che girano oggi Appino: per me, non per moder- nità ma per qualità, Salmo è uno che ha veramente portato avanti il suono… Ufo: ha le basi più bel- le… Appino: penso anche a un Giorgio Poi, che ha assolutamente impiantato un sound incredibi- le per la musica italiana. Calcutta stesso secondo me ha tirato fuo- ri un sound che nel 2003 sarebbe stato difficile… Ufo: Per quan- to paghi dazio a una certa epoca 9