TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE #16 | Page 32

Come al solito il vostro disco è molto “popolato” di ospiti eccel- lenti. Potete spendere qualche parola per loro e/o raccontare qualche aneddoto notevole? Sull’album sono intervenuti Co- lin Edwin (già Porcupine Tree) e Alberto Fiorani al basso; Cor- rado Bertonazzi, Emiliano Cava e Jasper Barendregt alla batteria. E, ancora, molti altri professio- nisti, tra cui il Quartetto Indaco. passioni: il cinema, la tecnolo- gia, i videogiochi, i libri, i viaggi... Quando leggi un libro o guardi un film, sei investito da una tale quantità di idee da sviluppare che si susseguono come in una sorta di effetto domino. La mia musica nasce da un’idea di movimento che passa attraverso l’immagina- zione: scene di vita, storie, traumi, paure, passioni che scaturiscono da una sequenza di immagini. 32 Avete confessato una passione per le colonne sonore, che po- trebbe diventare qualcosa di concreto visto l’etichetta per la quale avete firmato. Raccon- tateci il film del quale vorreste firmare la soundtrack. Ahah, tratterò qualsiasi film da musicare come il mio preferi- to! La Cleopatra, per la quale abbiamo firmato, distribuisce, sviluppa e produce diversi film, tipicamente horror o con una forte componente musicale, da The Devil’s Domain (con Micha- el Madsen) a The Black Room (in programmazione su Netflix), Halloween Pussy Trap Kill! Kill!, The 27 Club, England Is Mine, A Spasso con Bob. Sono sempre stato un cinefilo appassionato e mi piace l’idea di poter scrivere colonne sonore: spero che que- sta collaborazione ci possa aprire delle prospettive importanti. Per la bonus track A Playful Day cercavamo un’esecuzione ritmica, energica, asciutta, ma era difficile ottenere quel risultato, soprattutto a causa degli incastri ritmici e dei frequenti avvicendamenti tra arco e pizzicato. Dopo un giorno di prove, abbiamo ripiegato su una registrazione multitraccia. Jacopo ha sovrainciso violino I, violino II e viola, e Gabriele Monatanari il violoncello. Come nasce “Clouds Collide”, che oltre a essere l’unico brano davvero “cantato” del disco è an- che uno dei più curiosi e “teatra- li”? “Clouds collide” è l’unico brano davvero cantato, anche se nel cor- so dell’album appare e scompare una flebile voce femminile, che sottolinea alcuni momenti lirici. La canzone racconta la storia di una ragazza che si perde tra i ri- cordi del tempo. La canta Maria Chiara Montagnari: ha una voce lieve ed espressiva che comunica bellezza, trasparenza, forse inge- nuità, ma con l’immediatezza che cercavamo. 33