TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE #16 | Page 30

Cleopatra Records? L’anno scorso abbiamo inviato un demo di 5 pezzi a un centina- io di etichette. La Cleopatra, con la sussidiaria Purple Pyramid specializzata in rock progressivo, ha risposto con entusiasmo. La nostra musica strumentale è per- fettamente in linea con lo spirito dell’etichetta, specialmente ades- so che la Cleopatra si è allargata all’industria cinematografica. Quali sono le motivazioni di base di questo nuovo disco? In- somma da che cosa vi siete fatti ispirare in sede di scrittura? Il disco nasce dall’idea di bellez- za applicata a contesti diversi e la costante ricerca dello spirito. Lo spirito è dappertutto, ma bisogna essere disposti a sentirlo. Tutto quel che appare non ci eleva, tut- to quel che ci eleva non appare; risiede in fondo e va scoperto. Il titolo rimanda appunto a un sen- so di ascensione verticale, dalle viscere del mondo agli astri cele- sti. La vita e la gente offrono un ampio campionario da cui trarre spunto. Mi ispiro anche alle mie ARMONITE Un’etichetta americana importante e “cinematografica” come la Cleopatra Records e un disco, “And the Stars above” per il collettivo musicale guidato dal compositore e tastierista Paolo Fosso (che risponde alle nostre doman- de) e dal violinista Jacopo Bigi 30 Partirei da un discorso “geogra- fico”: com’è successo che un duo italiano (quasi del tutto) stru- mentale venisse pubblicato da un’etichetta losangelina come 31