L’abbiamo registrato e mixato poi
al Play Music Studio. Ogni scelta è
stata attentamente ponderata. Per
questi motivi lo sentiamo più no-
stro. L’arrivo dei due nuovi mem-
bri del gruppo (Alessia Minichini-
voce e Roberto Mirabella- basso)
ti confesso è stato fondamentale
sia in termini di scelte stilistiche
che di scrittura. E’ venuto fuori
così un prodotto finale con carat-
teri maggiormente distintivi ri-
spetto al primo disco.
Avete scelto il concept album:
con quali motivazioni?
C’era la volontà da parte del grup-
po di trasmettere, attraverso il
concetto ricorrente della “Re-
denzione”, un messaggio forte
all’ascoltatore. Con Redemption
volevamo portare all’attenzione
del pubblico un tema preciso: l’in-
fluenza che i “poteri forti”, nelle
loro diverse declinazioni, eserci-
tano sulla nostra società. Essere
consapevoli di quanto le nostre
vite possano essere condiziona-
te direttamente e indirettamente
dall’esterno è fondamentale.
A livello sonoro le vostre scelte
COSMORAMA
poteri forti & redenzione
Il rock elettronico e il pop sono i due pilastri su cui poggia il sound del-
la band. Nel nuovo “Redemption” sono evidenti però molti riferimenti
alla new wave degli anni ’80 ma anche sonorità shoegaze
Su quali basi poggia “Redemp-
tion” e quali sono state, a livello
di lavorazione, le differenze con
il vostro esordio?
Il disco si basa su un metodo di
lavoro condiviso che ha visto tutti
i componenti del gruppo parteci-
pare alle diverse fasi di realizza-
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zione di lavorazione. A differenza
di Radioscopio Alieno, Redemption
è un album integralmente scrit-
to e arrangiato dai Cosmorama.
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