musicista e anche come persona.
Abbiamo fatto vari Festival, diver-
se date, abbiamo suonato tanto,
abbiamo anche smesso di suona-
re per un certo periodo - perché
quando senti di non avere nien-
te da dire è meglio stare fermi e
aspettare - e poi, in qualche mese,
abbiamo scritto Slurp. Finalmente
abbiamo trovato il suono che sta-
vamo cercando, e tutto è venuto
facile.
Nome “antico”, titolo e coperti-
na fumettosa, sotto un vestito
indie-pop (anzi a volte perfino
itpop) le vostre canzoni hanno
testi spesso cantautorali e nostal-
gici. Insomma ascoltate più spes-
so Calcutta o Guccini?
Ascoltiamo più che altro Vasco,
Dalla e De Gregori. Calcutta è,
come noi “figlio” di Guccini e di
quella tradizione da cui non puoi
prescindere, perché parte di te, è
una cosa ineliminabile. Per quan-
to riguarda la nostalgia a cui fai
riferimento, è vero, è presente
nelle canzoni. Ma sai, la tristezza
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dioLondra che si vede su un pal-
co?
Abbiamo fatto qualche data pro-
mozionale a Milano e ci tornere-
mo a brevissimo, poi suoneremo a
Roma, a Rimini ...per queste info
siamo sempre attivissimi su insta-
gram@radiolondraband e su face-
book@radiolondraofficial. Sul pal-
co suoniamo il disco, così com’è.
Vogliamo riproporre lo spettacolo
esattamente come lo abbiamo rea-
lizzato su disco, perché ci sembra
ci sia un bel groove di fondo. Poi
chiaramente qualche sorpresa bel-
la la abbiamo inserita in scaletta!
e la nostalgia (che oggi sono sen-
timenti da cui si cerca di fuggire
perché ritenuti fuori moda, per
essere fighi bisogna sempre sorri-
dere a ogni costo) sono secondo
noi quei sentimenti che invece ti
costringono a fermarti e a guarda-
re veramente dentro e fuori di te.
La nostalgia è una cosa molto uti-
le, non è da censurare.
Come nasce “Quando sei ab-
bronzata”, uno dei pezzi secondo
me più significativi dell’album?
Quando sei abbronzata è anche
una delle nostre preferite, siamo
felici ti piaccia. Sembra un pez-
zo triste ad alcuni, ma in realtà
è una vera e propria canzone
d’amore. E’ un inno a lei che ti
salva, che ti ha preso in braccio
quando stavi male, che è presen-
te lì a dirti che i tuoi sensi di col-
pa devono andare a cagare, che
la vita è bella e merita di essere
vissuta con tutti i suoi casini.
Il disco suona molto “estivo”,
pur con le sue riflessioni. Che
programmi avete per l’estate?
Dove sarà possibile vedervi dal
vivo e qual è la versione dei Ra-
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