CARMINE TUNDO
un’esigenza reale
Non ha scopi precisi, non sarà seguito da un tour, fa parte di una tri-
logia: “Nocturnae Larvae Volume Uno” è il nuovo disco del cantau-
tore di Galatina, ma anche una raccolta di incubi e fantasmi
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Prima doman-
da ovvia: per-
ché hai sentito
la necessità di
dedicare un al-
bum, anzi una
trilogia, ai tuoi
fantasmi not-
turni?
E’ stata una ne-
cessità, quella
di raccontare la
mia parte più
oscura, che poi
rispetto anche
ai miei altri
progetti è il
mondo so-
noro in cui
mi sento più
a mio agio.
Sono tracce raccolte in tan-
ti anni, all’inizio sembravano
confuse, però poi mettendole in
fila avevano un significato mol-
to profondo per me, e quindi
ho deciso di pubblicare questo
lavoro senza pensarci molto, se-
guendo soltanto l’istinto di vo-
ler fare quello che volevo senza
filtri.
Il disco è potente e molto speri-
mentale, e sembra lungamente
meditato: da quanto tempo lo
stavi “preparando”, dentro di te?
Parecchi anni, ogni traccia è nata
da un’esigenza reale, non c’è nulla
di meditato, quindi magari tra un
brano e l’altro c’è anche un anno
di differenza, ma ogni volta che ne
sentivo la necessità, avevo quella
“cartella” dove man mano ci but-
tavo dentro i miei fantasmi, poi
arrivato a circa quaranta brani ho
deciso di dividerli in capitoli.
Considerando i tuoi esordi, di-
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