TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE #15 | Page 10

scritto due pezzi. È stato davvero un flusso di coscienza e ho trovato straordinario come alle volte sa- peva realizzare qualcosa che avevo in mente senza che lo esprimes- si poi cosi tanto chiaramente. Ci sono molte influenze inter- nazionali che si avvertono nel di- sco: quali sono i tuoi punti di ri- ferimento in as- soluto? Ci sono dei nomi della scena internazionale che mi rapiscono totalmente. Penso a Jorja Smith, Thundercat, Sabri- na Claudio, Daniel Caesar, Frank Ocean, Sampha, Solange. Perché hai scelto “Apricot Mar- malade” come singolo? Che cos’ha di speciale per te? È stato il primo brano che Clau- dio mi fece ascoltare, prodotto da lui e cantato dalla sua voce. Me ne innamorai subito, anche se lui non ne era molto entusiasta. Me ne sono quasi impossessata, gli dicevo che se a lui non piaceva sa- rebbe diventato mio. Rappresenta molto la mia voglia di andar via, di visitare bei posti, anche solo con la mente. Visto che il disco è uscito da qualche tempo, avete già del materiale nuovo? Ho scritto qualche testo nelle ultime settimane, sono tutti molto embrio- nali e impulsivi, scritti in momenti di pieno tra- sporto emotivo circa al- cune situazioni vissute. Ho tanto da raccontare ma sono ancora nella fase di “vor- tice di pensieri” che va ancora riorganizzato per far nascere un prodotto autentico e vero. Qua- si ogni giorno sento il bisogno di chiudermi di nuovo in studio e dar vita a brani emozionali come è successo con quelli di Mélange, ma ancora lavoriamo molto per il tour estivo (che potete visiona- re sulla mia pagina artista su Fa- cebook@maelysmusic o sul mio profilo Instagram@egomaelys). Ci sarà il tempo adatto per tutto. 10 11