TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 033 | Page 40

nero gtr per la partnership) acu- stiche e classiche per il secodo gtr pack uscito poco prima della rele- ase di Hello. La versione di Hello sancisce un altro passo di avvi- cinamento del mio vecchio suo- no al mondo dell’elettronica. Uso massiccio di synth e loop, ma non ho abbandonato le chitarre heheh. Poi dopo il mio viaggio a New york dello scorso ottobre stringo dei buoni rapporti con l’etichetta indipendente (italiana) beatsound di Beppe Stanco che mi prende sottobraccio e mi pubblica i bra- ni e segue la promozione. Ritorno alle origini, di nuovo “indipen- dente”. Il video della canzone è molto forte e d’impatto... La regia del video è stata come sempre affidata a Helena Gudko- va (cameragirlhelena) mia compa- gna di video e visual fin dai tempi degli Audrey. Ho totale fiducia in lei e so che sa leggere bene nella mia testa senza bisogno di per- dere tempo in chiacchiere. L’idea della sceneggiatura quindi è un mix della mia, embrionale e mol- to semplice, con gli innesti geniali 40 della regista per rendere la con- fusione e dicotomia che regna nel mio cervello diciamo un po piu fruibile. La storia apparentemente banale esprime il concetto del: “nella vita siamo il risultato delle nostre scelte e da quelle spesso di- pende la nostra storia”. Ho voluto inserire come protagonista Elisa, la mia nipotina che ai tempi delle riprese aveva 2 anni e attraverso lei abbiamo raccontato le paure e i ricordi di una bambina che cresce e fa i conti col suo essere e diven- tare donna. Il fatto che ci siano dei riferimenti più o meno espliciti a mondi come Madonna (Frozen) e a film come Dal tramonto all’alba o spunti alla 30 seconds to mars, fa parte della mia deformazione professionale (art director e fo- tografo) che cerca sempre di po- sizionare un prodotto anche sul mercato e renderlo appetibile Ci vuoi spiegare perché i singoli escono affiancati dal remix? No non sono un megalomane an- che se ci sono tutti gli elementi per pensarlo. Per me la musica è sempre stata una questione solo ed esclusivamente di linguaggio e genere. La musica è espressio- ne del proprio stato d’animo e del momento in cui sono state scrit- te; la formula che io chiamo “for- mula oZZo” prevede per le uscite dei singoli sempre i tre elementi – Pezzo originale – remix – video - perché credo che sia la sintesi del mio progetto intero. Dopo che fi- nisco la stesura e l’arrangiamento del brano mi chiedo sempre come sarebbe se lo dovessi portare oltre che live anche durante un mio dj set; come potrei far convivere il brano con pezzi di Aoki o 7skies per l’appunto o CID o Chali e quindi come dicevo prima scatta la necessità di cambiare linguag- gio e portarlo sui temi della “dan- cefloor” sempre mista al mio ani- mo noir, ma più “smuovi sedere”. Questa schizofrenia artistica mi permette anche durante i dj set di portare slot di 30 minuti circa di soli miei brani che non è male per chi come me fino a poco tempo fa componeva musica punk e ha an- cora nel cuore i Bad Religion. Quali i tuoi prossimi progetti? Prima di entrare in questa fase di stallo, più fisico che artistico, stavo preparando il live show cer- cando di non parlare piu di oZZo e oZZo dj poiché la dicotomia è nata più per necessità di comuni- cazione italiana che altro. Lo show si compone di momenti live suo- nati (chitarra voce batteria) con stacchi alla consolle con la batte- ria e momenti di Djset puro. Non potendo prevedere quando, ma soprattutto come potrò portarlo in giro sto preparando la sua tra- sposizione live probabilmete stre- aming dal mio quartier generale (#kspacemilano) e ne ho fatto uno showreel demo di 20min. Sto an- che scrivendo i follow up di Hel- lo e soprattutto lavorando come producer a vari progetti al di fuori di oZZo come i Wolftheory e suo- nando in streaming con la neona- ta crew House of NoLo che sareb- be dovuto essere il format per la presentazione di Hello nei piccoli club ma che la contingenza non me lo ha permesso, per il momen- to. Vi aspetto per ora nei canali social e sulle piattaforme stream ma non dispero che presto potre- mo incontrare come si diceva una volta, sotto il palco. 41