non lo definirei “romantico”: che
cosa vuoi simboleggiare?
Mi dà l’idea che sia un po’ un cuo-
re elettronico, “romantico a co-
mando”, che rispecchia abbastanza
ho voluto prendermi un po’ meno
sul serio e le atmosfere del disco
rispecchiano questa ricerca di un
maggiore senso di leggerezza.
C’è un cuore in copertina ma
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particolare della, ma anche alla,
tua città?
Spero che l’emergenza finisca pre-
sto e che ognuno di noi possa tor-
nare a sentirsi libero di vivere la
propria vita. Mi auguro che que-
sta esperienza ci lasci e ci insegni
qualcosa soprattutto sul modo di
rapportarci alle altre persone ma
anche sul modo in cui decidiamo
di vivere le nostre vite. Probabil-
mente c’era anche bisogno di fer-
marsi un attimo perché la frenesia
di questa società di certo non ci
faceva bene. Mi dispiace che que-
sta occasione di nuova consapevo-
lezza sia dovuta accadere a spese
di tante vite e a costo di tanti disa-
gi, soprattutto per chi è impegna-
to in prima linea al contenimento
dell’emergenza.
il sound e le atmosfere del disco.
La copertina sta a significare che
dentro questo disco c’è il mio cuo-
re e la base tramite cui ci ho po-
tuto imprimere le mie emozioni è
l’elettronica.
Mi incuriosisce La notte invece
di dormire suona: come nasce?
Questa è la canzone romantica del
disco e si attacca un po’ al brano
Tione, la nebbia, le montagne, tu
contenuto nel primo album. È
una canzone d’amore che racconta
i primi passi di avvicinamento tra
due persone chiuse al riparo del
loro rifugio sicuro. Mi sono im-
maginato una scena notturna in
cui l’uomo suona una dolce con-
fessione d’amore e promessa di
protezione alla sua amata.
Tre nomi contemporanei italiani
che ti piacciono particolarmen-
te?
Giovanni Truppi su tutti, poi La
Rappresentante di Lista e Calcut-
ta.
Le Marche sono state fra le re-
gioni più colpite dal coronavirus
e tu sei legato alla tua terra fin
dal nome d’arte. Che cosa ti senti
di dire in questo momento così
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