per interi weekend e buttando giù
idee per ore e ore. Alcuni brani
sono nati a notte fonda, perché
non essendo un posto molto abi-
tato, avevamo la libertà di suo-
nare a tutte le ore (ride nda). Per
cui ci sembrava il titolo giusto per
questo album nato lì, a Capoval-
le... Inoltre va aggiunto che queste
canzoni sono nate in un periodo
di fermo della band e risentono
molto del carattere intimo e per-
sonale tipico di una composizione
che risponde a una necessità di
scrittura di indagine su di sé. Per
cui, al di là del mero dato geogra-
fico, che indubbiamente c’è, Capo-
valle rappresenta metaforicamente
un luogo dell’anima da cui poter
guardarsi dentro e indagare sulla
nostra persona, che è il carattere
del disco.
Dodici anni e qualche disco alle
spalle: come avete affrontato il
lavoro su questo disco?
Come dicevo, il lavoro su questo
album è stato molto particolare.
Una volta selezionati i dieci bra-
ni su cui lavorare dal materiale a
disposizione (cioè quattro anni di
composizione), abbiamo cercato
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di trovare i giusti arrangiamenti
che potessero incastrarsi alla per-
fezione con l’animo delicato delle
dieci canzoni. Per questo abbiamo
deciso di isolarci in montagna per
trovare l’animo del disco. Poi, una
volta fatte le prime registrazioni
demo, siamo andati in studio a
registrare a Ospedaletto Lodigia-
no alla Tanzan, iniziando i lavori a
ottobre 2018 e terminando con il
mastering al PriStudio di Bologna
nell’Aprile 2019. E adesso final-
mente l’album vede la “luce”.
Vorrei sapere come nasce “Pura
forma”
Pura forma è nata in un modo
piuttosto fortuito. Ero a cena con
mia moglie in un locale della zona
di Roncobello e al tavolino di fian-
co a noi sedeva una coppia di per-
sone che conosco; e so con quale
verve sottolineano la loro rela-
zione d’amore sui social network.
Tuttavia, passarono l’intera serata
ognuno con gli occhi fissi sullo
schermo del proprio smartphone.
Io non amo molto i social né tanto
meno i telefonini, per cui tornato
a casa quella sera ho comincia-
to a riflettere su quanto in realtà
il mondo
dei social
nasconda
molto la
sostanza
delle cose.
Non è una
scoperta
mirabolan-
te, ok; però
volevo in
un certo
senso can-
tare questa
cosa, cioè:
più del-
la forma è
importante
la sostanza.
E da qui la
canzone Pura forma.
Che cosa vi piace oggi della mu-
sica italiana?
Personalmente sono molto affe-
zionato a vecchi autori o nomi
della musica italiana, dal cantau-
torato (De André, Dalla, Fossati...)
al rock (Litfiba, Timoria, Ritmo
Tribale, ecc.); di nuovo italiano
conosco poco. Per cui non saprei
dirti. Ecco potrei citarti Max Gaz-
zè, lui mi piace molto.
Quali sono i progetti futuri della
band?
Be’ vista l’imminente uscita, pro-
muovere il disco il più possibile
con i live: il prossimo 28 febbraio
saremo a Lodi al KM298 per la se-
rata di presentazione ufficiale. Poi
in futuro vedremo. Magari qual-
che altro weekend a Capovalle per
trovare nuove idee.
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