TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 031 | Page 10

abbastanza. Ho avuto bisogno di viverle ancora, di sentirle vibra- re con un mood più viscerale e istintivo. Ho sentito l’esigenza di approfondire le cose fatte, prima di proseguire. Il processo naturale della memoria è quello di setac- ciare i ricordi, lasciando leggibili solo quelli che ci hanno segnato di più. I gesti, le immagini, i colori di queste canzoni per me sono in- delebili e ho dovuto dare loro una veste più congrua alla loro indole per appagare la mia coscienza. Altra impressione che ho avuto è che il dolore sia forse l’ingre- diente più condiviso dalle can- zoni del disco. E’ una fotografia realistica del periodo? Il dolore è una componente esi- stenziale dell’uomo, lo osserviamo manifestarsi in molteplici modi e in varie entità. A partire dal ma- lessere interiore di un bambino che si sente incompreso, fino al crepacuore di un innamorato, dal- la sofferenza della depressione di una persona cara, fino alla morte 10 di un malato e al vuoto che lascia nei vivi. Ho avuto occasione di os- servare e vivere queste emozioni, di sentirle vibrare nel profondo tanto da trasformarle in musica e parole. Perché la cover di Motta? Quali altri cantautori di oggi ti colpi- scono? Motta e il suo primo disco mi ave- vano colpito e quel pezzo mi era vicino in particolare per le parole. L’adattamento musicale è venuto piuttosto istintivamente, come se l’avessi scritto davvero io; per l’ar- rangiamento ho adottato lo stesso metodo di svuotamento e rimo- dellamento come per gli altri pez- zi che ho inserito nel disco. Forse oggi proverei a fare qualcosa di simile con Giorgio Poi, mi piace molto come gioca con le parole. A ogni modo il songwriter che più ha sconvolto il mio immaginario cantautorale viene da oltre oceano e si chiama Justin Vernon. Visto che “Prova zero” ha messo un punto, che cosa ti aspetta da ora in poi? Vorrei che tutte le sperimentazio- ni sonore dell’ultimo periodo fos- sero la base di un nuovo lavoro, sul quale peraltro sono già impe- gnato sul fronte compositivo. Mi piacerebbe che la maturità stili- stica che ho ricercato fosse il pre- supposto di un nuovo e originale capitolo della mia vita artistica. Vorrei suonare di più dal vivo, essere maggiormente a contatto con la gente per cogliere più di- rettamente il feedback emotivo delle persone che ascoltano la mia musica. Infine vorrei sorprendere perfino me stesso… 11