TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 029 | Page 10

siamo stati per più di un anno sul- la produzione dei videoclips e la pianificazione della promozione, consapevoli dopo esperienze col- laterali pregresse, che pubblicare un album è fin troppo facile ad oggi, mentre farlo in modo decen- te è tutt’altra cosa e richiede espe- rienza e pianificazione. A dispetto del vostro nome, il vostro sembra un meccanismo per niente casuale: siete dei per- fezionisti a livello sonoro? Con la trasformazione musicale da live set estemporaneo a band a tutti gli effetti, anche il nome ha assunto un’altra connotazione. Ciò che ispira i nostri brani è del tutto casuale, insomma succede sempre sono uniti gli altri elementi, e con l’ingresso della voce anche la for- mula musicale si è cristallizzata in brani di forma canzone. “Wires” ha richiesto ben 4 anni per essere terminato: come mai un percorso così accidentato? La principale causa di tanta lun- così, no? Non si sceglie da cosa lasciarsi ispirare, accade e basta. La messa in opera invece, che si occupa di trasporre e concretiz- zare un’ idea sul piano musicale, è meccanica e amiamo farla da per- fezionisti. Sono molto forti le influenze 90s nella vostra musica. Quali sono i vostri “totem”musicali? Nine Inch Nails, Massive Attack, Tool, Nirvana, The Prodigy, sono solo alcuni dei nostri totem. Più in generale è l’attitudine alternati- ve di quegli anni che ci ha inevita- bilmente segnato. Come vedete il futuro dei Ran- dom Clockwork? Random no? Che domande... (lol) gaggine è stata per l’appunto acci- dentale. Alcune “collaborazioni” infruttuose ci hanno portato alla fine, dopo aver rifiutato una serie di proposte , a decidere di prose- guire autonomamente anche con la pubblicazione. Fare tutto da soli è faticoso e richiede del tempo, e 10 11