siamo stati per più di un anno sul-
la produzione dei videoclips e la
pianificazione della promozione,
consapevoli dopo esperienze col-
laterali pregresse, che pubblicare
un album è fin troppo facile ad
oggi, mentre farlo in modo decen-
te è tutt’altra cosa e richiede espe-
rienza e pianificazione.
A dispetto del vostro nome, il
vostro sembra un meccanismo
per niente casuale: siete dei per-
fezionisti a livello sonoro?
Con la trasformazione musicale
da live set estemporaneo a band
a tutti gli effetti, anche il nome ha
assunto un’altra connotazione. Ciò
che ispira i nostri brani è del tutto
casuale, insomma succede sempre
sono uniti gli altri elementi, e con
l’ingresso della voce anche la for-
mula musicale si è cristallizzata in
brani di forma canzone.
“Wires” ha richiesto ben 4 anni
per essere terminato: come mai
un percorso così accidentato?
La principale causa di tanta lun-
così, no? Non si sceglie da cosa
lasciarsi ispirare, accade e basta.
La messa in opera invece, che si
occupa di trasporre e concretiz-
zare un’ idea sul piano musicale, è
meccanica e amiamo farla da per-
fezionisti.
Sono molto forti le influenze 90s
nella vostra musica. Quali sono i
vostri “totem”musicali?
Nine Inch Nails, Massive Attack,
Tool, Nirvana, The Prodigy, sono
solo alcuni dei nostri totem. Più
in generale è l’attitudine alternati-
ve di quegli anni che ci ha inevita-
bilmente segnato.
Come vedete il futuro dei Ran-
dom Clockwork?
Random no? Che domande... (lol)
gaggine è stata per l’appunto acci-
dentale. Alcune “collaborazioni”
infruttuose ci hanno portato alla
fine, dopo aver rifiutato una serie
di proposte , a decidere di prose-
guire autonomamente anche con
la pubblicazione. Fare tutto da soli
è faticoso e richiede del tempo, e
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