Battista. Com’è andata?
Risponde Stefano: Lele Battista
è sempre stato una nostra fissa,
inizialmente con i LaSintesi e poi
come solista. Quando decidem-
mo di realizzare Legami di luce
partimmo dall’idea di fare un di-
sco “alla vecchia” quindi con un
vero produttore artistico che ri-
uscisse a mettere la sua impron-
ta sul nostro lavoro, e la prima
de coerenza poiché anche questo
brano parla di Eva, i classici cerchi
che si chiudono. La giornata in
studio con lui a mixare il brano è
stata indimenticabile, tengo in sa-
lotto la copia in vinile di Desapa-
recido autografata.
In passato, oltre che di collabo-
ratori prestigiosi come anche in
questo caso, vi siete avvalsi di
produttori di valore, come Lele
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strumenti con tutti i problemi
tecnici del caso, quindi molto più
comodo fare grunge o pop rock.
Ora con un Mac fai tutto quindi
più che un ritorno diciamo che è
un nuovo modo di concepire la
musica, la band non esistono più
come è sempre stato, non nasco-
no più in cantina ma in cameretta,
prima cercavi il batterista con la
sala prove, ora cerchi quello con
il Mac e cha sappia smanettare
con Logic. Se ci fate caso dal vivo
il batterista e il bassista nei grup-
pi moderi spesso non ci sono. E’
anche una questione di comodi-
tà, bisogna avere sempre un set
live più compatto per ottimizzare
i costi ed avere un suono di qua-
lità in qualsiasi ambiente. Noi ab-
biamo sempre cercato la strada
più difficile, quando ti danno la
possiiblità di esprimerti al meglio
il risultato ti assicuro che è com-
pletamente diverso, basta venire
al nostro concerto per vederlo.
Mi rende triste vedere tanti artisti
“storici” che si sono adeguati alla
musica “giovane” solo per poter
stare sul mercato, spesso il risulta-
to è al limite del ridicolo.
persona che ci è venuta in mente
fu proprio Lele che aveva appena
aperto il suo studio di registra-
zione LE OMBRE. Passammo un
mese intero a riverede i brani, rfi-
suonarli e riarrangiarli. Da quel-
la esperianza abbiamo imparato
molto, su come si scrive e su come
si produce un pezzo. Registram-
mo anche una cover dei LaSinte-
si - Nero per noi un altro punto
di arrivo importante per la nostra
carriera inseme alle collaborai-
zoni con Garbo, Omar Pedrini,
Andy dei Bluvertigo. Lele credo
sia il miglior cantautore/moderno
in circolazione restiamo tra i suoi
più grandi estimatori.
Voi che lo suonate, come vedete
questo ritorno del synth pop an-
che nella musica italiana?
Risponde Stefano: Noi abbiamo
sempre cercato la strada più dif-
ficile per esprimerci prendendo
spunto dalla new wave briannica
e da gruppi come i New Order,
quindi fare synth pop / elettro
wave all’epoca era molto più dif-
ficile anche “tecnicamente”, non
bastava girare con il Mac ma do-
vevi portarti in giro un sacco di
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