ma persona. Che cosa ti ha por-
tato a questo tipo di svolta?
Il primo album, aprile 2013, ven-
ne registrato nel piccolo studio
dove nacque la band Albano-
quotidiano. Ha episodi d’amore,
politici, familiari e di lotta. La no-
stra Italia vista dagli ultimi.
Archiviato, come formazione al-
largata, “Il Fratello”, passi in pri-
26
molte collaborazioni, pensi che
tornerai a una formazione molto
allargata in futuro? E se dovessi
fare un nome con cui ti piacereb-
be molto collaborare, quale sa-
rebbe?
Il live sarà ricco di collaborazioni
e di musicisti. A me piace moltis-
simo coinvolgere persone che sti-
mo e con cui ho sempre voglia di
collaborare. Anche questo fa parte
della meraviglia della musica. Mi
piacerebbe molto in futuro, cosa
che stiamo pianificando, suonare
con una vera orchestra.
power e il primo ep di Colapesce.
Era una vera comunità. Ci senti-
vamo uniti, erano altri tempi. Bel-
lissimi tempi.
Nelle introduzioni al disco sotto-
linei come queste siano “soltan-
to canzoncine”. Eppure ci lavori
almeno da aprile 2016: che tipo
di lavorazioni hanno affrontato
queste “canzoncine”?
Canzoncine perché prendersi
troppo sul serio è da tromboni.
Ogni canzone in realtà ha dentro
un mondo. Abbiamo passato mesi
meravigliosi in campagna a regi-
strare con Carlo Barbagal-
lo. Probabilmente ci sia-
mo divertiti così tanto che
non le volevamo chiudere.
In più io sono maniacale
in studio e provo terrore a
chiudere una canzone. La
musica è questo.
Come nasce La Giovane
Coppia?
La Giovane Coppia è libe-
ramente ispirata dalle pa-
gine 121 e 122 di Ghiaccio
Nove Di Kurt Vonnegut.
Posto che anche questo
disco nasce comunque da
27