ché molte di quelle persone che
hanno vissuto con noi quei mo-
menti ci seguono ancora oggi (al-
cuni con i figli al seguito). Siamo
nel 2015 e saliamo su un areo che
ci porta in Cina e precisamente a
Shanghai. Suoniamo in alcuni lo-
cali e nei giorni successivi saliamo
sul palco della fiera Music China e
in alcuni stand proponendo la no-
stra musica italiana a un pubblico
che ci accoglie con partecipazione
ed entusiasmo. Arriviamo al 2019
quando torniamo in studio con
il fonico Dario Ravelli, con cui
abbiamo iniziato a fare le prime
esperienze in studio, per registrare
un nuovo album Esse o Esse.
Da che ispirazioni nasce questo
nuovo disco?
Sarà banale me è la vita di tutti
giorni vissuta e osservata che ci
ispira. Quella raccontata nei bar
di paese o che puoi vedere e im-
maginare guardando le persone
sulla metro di Milano, oppure che
scopri chiacchierando dopo un
concerto o magari leggendo un
articolo di giornale (possibilmente
su carta). Però c’è il nostro front-
man Bruco che è un divoratore di
fumetti sia della Bonelli che della
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Marvel e DC per cui i prossimi
brani potrebbero parlare di incubi
vissuti in un mondo alternativo in
cui le persone sono schiave di ro-
bot che non seguono le leggi della
robotica di Asimov.
Qual è la canzone del nuovo di-
sco alla quale siete più legati?
E’ sicuramente “Madre” contenuta
nel nostro primo album (stampa-
to solo su cassetta) e che dal 1993
chiude i nostri concerti.
Avete suonato all’auditorium
dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Che tipo di esperienza è stata?
Tutto è iniziato da una sfida che
un nostro fan Andrea Trespidi ci
ha lanciato, lo scorso anno, chie-
dendoci di realizzare un brano
dedicato alla salute e sicurezza sul
lavoro. Abbiamo scritto il brano
Ancora vivere (nelle prossime set-
timane esce il video) e Andrea,
in qualità di ambassador del mo-
vimento Italia Loves Sicurezza, ci
ha invitato a presentare il brano
in un evento organizzato al Te-
atro Brancaccio di Roma. Tra le
persone che abbiamo conosciuto
nell’occasione c’era Vito Schiavone
che ci ha proposto di fare un mini
concerto a chiusura dell’evento
Uno Spazio tra Salute e Sicurez-
za nell’auditorium dell’Agenzia
Spaziale Italia con un pubblico
composto da ragazzi delle scuole
superiori. Un’esperienza incredi-
bile sia per il contesto, per i rela-
tori che per la risposta dei ragazzi
presenti. La musica ti permette di
comunicare in modo unico anche
tematiche importanti ma poco
considerate. Nei prossimi giorni
avremo modo di rivedere Vito che
ormai è un amico rock, con cui ci
confrontiamo spesso, in occasione
di Safety Expo a Bergamo in cui
saremo ospiti.
Quali sono le band italiane che
stimate di più oggi?
Di oggi ? Intendi tipo PFM, Area,
New Trolls oppure Moda (senza
accento), Litfiba, Ritmo Tribale ?
Non è un bel periodo per la cul-
tura e quindi anche per la musica
in Italia, difficile trovare qualco-
sa che sia stimolante per noi tra
talent e cover band. Qualcuno
potrebbe dire lo stesso di noi che
facciamo quello che ci piace e che
sappiamo fare da un po’ di anni.
Ci sta, il sogno continua.
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