FABRIZIO MORO
“PAROLE RUMORI
E GIORNI”
#quellochesentivo
di Chiara Orsetti
E’ appena uscito “Figli di nessuno”, il nuovo album di Fabrizio Moro, ma
qui andiamo a ritrovarlo con una canzone datata 2007 ed estratta dall’al-
bum “Pensa”
Accanirsi nella convinzione che il
di non averne abbastanza, punen-
meglio sia già venuto. Anzi, che
dosi per gli errori commessi e per
sia venuto e che ce lo siamo fatti
le parole non dette.
scappare. Perdere tempo dicendo
Siamo ancora in tempo per rico-
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minciare a ridere
Siamo ancora in tempo per scrol-
larsi tutto e vivere
Prenditi le scarpe e non gridare
Per convincerti da solo che le cose
vanno bene
Con il tempo impari che è possi-
bile dare tutto e non avere nulla
in cambio. Quanta fatica costa
dover accettare di non essere stati
abbastanza? Abbastanza attraen-
ti, abbastanza capaci, abbastan-
za pazienti. A volte le situazioni
precipitano e basta, e tu puoi solo
decidere se correre incontro al
fallimento o darti la spinta e rico-
minciare a fluire.
Il dolore sai è normale se le storie
poi finiscono
Maledette le ambizioni quando
non si concretizzano
Ma fra prendere e lasciare non si
deve mai aspettare
Perché il tempo che perdiamo non
ce lo ridà nessuno, nessuno, nessu-
no
Parole, rumori e giorni
Attese, speranze e sogni
Lontani, vicini, chi lo sa?
Chi lo sa?
Il coraggio dei vent’anni ha il sa-
pore della ribellione, ma il retro-
gusto che lascia in bocca spesso
sa solamente di occasioni man-
cate. Perché quando provi a scap-
pare da te stesso stai solo riman-
dando un incontro inevitabile.
Rispondi alle domande, non cerca-
re di scappare
Per non essere costretto a rincor-
rerti più in là
Quando avrai i tuoi quarant’anni
e le risposte ancora vaghe
E il dubbio che magari era meglio
avere un figlio
E sposarti quella donna che non
hai tenuto stretta
Perché avevi più capelli e più co-
raggio da investire
Fare pace con la voglia di scappa-
re, leccarsi le ferite e ricominciare
a camminare. Piccoli passi, pic-
coli gesti. Un giorno alla volta.
Senza sosta.
Siamo fatti per sbagliare, e poi tor-
nare indietro
E desiderare sempre quello che sta
dietro al vetro
Ma prenditi le scarpe e riprendi la
tua rabbia
E continua a cercare il tuo ago nel-
la sabbia
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