TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 023 | Page 18

tv non le discuto, purché ci vada- no con la loro idea, che piaccia o meno, la musica per teenager non discuto neanche quella, c’è sempre ché prendersi quello che gli viene offerto da chi ha pagato di più. Le scelte che fanno le band indipen- denti di andar nei vari festival in 18 stata, che piac- cia o meno. Se c’è un proble- ma è quello che a diffe- renza di qual- che anno fa, i piccoli club che aprono e chiudono in continuazione e non vengono affatto aiutati dagli enti sta- tali, anzi, ven- gono affonda- ti, questo fa sì che i cachet siano sem- pre più bassi e molte band di un basso livello di po- polarità non riescono più a spostarsi e portare la loro musica in tutte le città. Se prendo poi la domanda dal punto di vista artistico o gusto personale, non si tratterebbe più di un problema italiano. Tra produttori e aperture ai con- certi avete incontrato alcuni gi- ganti della musica alternativa. Chi ha lasciato il segno maggio- re su di voi? Senza dubbio alcuno la persona che sentiamo più vicina e con la quale abbiamo collaborato di più è Amaury Cambuzat, sia come Ulan Bator che come nostro pro- duttore, egli ci ha strutturato come musicisti e aiutato a colma- re le nostre lacune, oltre ad averci fortemente influenzato con la sua musica, Amaury rimane uno dei nostri punti di riferimento oltre che un buon amico! 19