molti generi musicali apparente-
mente lontani tra loro ma con così
tanti elementi in comune da ge-
nerare nuove sonorità e creando
quindi, a modo nostro, una muta-
zione.
Avete lavorato a colonne sonore,
avete riproposto e riarrangiato
classici del pop, ma immagino
che l’approccio per un lavoro di
inediti sia differente. Qual è il
vostro metodo di lavoro?
Il metodo inizia in maniera ugua-
le per tutti, e cioè con le note sul
pentagramma. Da lì si lavora in-
sieme per arrivare ad ottenere
l’effetto desiderato. Un lavoro di
inediti è sicuramente piu difficile
e rischioso rispetto a riarrangiare
canzoni che hanno avuto già un
loro successo e che godono quindi
del vantaggio di una forza in più,
ma riuscire ad esprimere qualcosa
di nostro, qualcosa che nel bene o
nel male crea una nostra identità
è sicuramente più emozionante ed
appagante.
Quali sono i dischi che ave-
te ascoltato di più lavorando a
“Mutazioni”?
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me e gioioso talento.
Una curiosità: se doveste indi-
viduare un/una cantante per i
vostri o per un vostro brano, chi
vorreste? Un nome solo, ma as-
solutamente senza limiti di tem-
po e spazio
Un nome che ci viene in mente
senza limiti soprattutto di im-
portanza è Sting. Un artista che
è riuscito a creare musica sem-
pre innovativa e che non si è mai
fermato nella sperimentazione,
nonostante i suoi oltre 40 anni di
carriera. Ha attraversato generi
musicali più vari. Nel nostro pic-
colo ci rivediamo molto nel suo
stile musicale.
Stare qui ad elencarli sarebbe dav-
vero difficile. In questi 5 brani si
spazia dall’ Irish al flamenco, al
tango, musica venezuelana, popo-
lare del sud italia, rock, balcanica
e molti altri. Ogni genere di questi
è stato assimilato con l’ascolto di
decine di dischi l’uno.
Come nasce “Mano de Diòs”?
Si parla ovviamente di “quella”
“Mano de Diòs”?
In effetti abbiamo voluto valoriz-
zare e avvicinare degli aspetti di
Maradona con quelli della nostra
città che l’ha ospitato nei sui tem-
pi d’oro: Napoli. Questa composi-
zione infatti rappresenta in musi-
ca alcuni aspetti del suo genio: un
lato oscuro scandito
da una pulsazione
ritmica fusa a una
tensione melodica
iniziale, una parte
introspettiva carat-
terizzata da un tan-
go elettronico che lo
lega alle sue origini,
per poi sfociare in un
mood mediterraneo
solare, l’immagine
sonora del suo enor-
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