re banale ma “Sull’Acqua è nata
osservando un insetto che è in
grado di appoggiarsi alla superfi-
cie dell’acqua e poi librarsi in volo.
Viaggiatori Onirici è nata in un
periodo di lettura dei libri di Car-
los Castaneda. Mormora la Luna è
ispirata al libro Vita nei Boschi di
Thoreau, il testo è nato in una casa
isolata nell’appennino emiliano,
c’era un brutto temporale che ren-
deva impossibile dormire.
Come nasce “scarsa, scarsissima
personalità”?
Era estate. L’idea era proprio quel-
la di fare un brano con un an-
damento dance, che fosse un po’
sopra le righe e che rappresentas-
se bene l’atteggiamento canzona-
torio che volevamo dare al testo.
Le parole sono nate dopo mesi di
lavoro a provvigione abbandona-
to di punto in bianco con un gran
malessere addosso. Rappresenta la
necessità di gridare che la propria
fonte d’oro (di guadagno fisico ma
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Un lavoro molto articolato?
Anche il disco ha richiesto mol-
to tempo. Ci siamo affidati alla
produzione artistica di Angelo
Epifani. Si è lavorato molto sul
suono, l’idea era quella di ampli-
ficare il nostro sound utilizzando
per lo più gli strumenti suona-
ti da noi. Ci sono infatti ampie
stratificazioni di fiati, voci. In
particolar modo i fiati sono stati
pitchati o manipolati in modo
da creare nuovi suoni non di-
rettamente riconducibili allo
strumento iniziale. Inizialmente
c’era la volontà di non utilizzare
strumenti elettronici ma alla fine
abbiamo preferito non mette-
re limiti alla creazione. Proprio
grazie ad Angelo Epifani hanno
collaborato al nostro disco per-
sone di grande esperienza quali
Rocco Marchi (Mariposa, Ho-
bocombo), Francesca Baccolini
(Hobocombo), Enzo Cimino
(Mariposa, Saluti da Saturno) e
Simone Cavina (Junkfood, Io-
sonouncane). Siamo felici di ciò
che siamo riusciti a realizzare
con questo importante lavoro di
squadra.
soprattutto morale e spirituale)
può essere autocostruita. Un inno
all’auto-organizzazione, all’auto-
determinazione. Un invito a non
nascondersi dietro alla burocrazia,
dietro alla pigrizia, e dietro l’illu-
sione di essere soli a occuparsi del
proprio piccolo mondo come se
fossimo tutti sconnessi.
Un altro brano che mi incurio-
sisce molto è Lussuoso Benesse-
re, forse anche per il suo ritmo
frenetico che mi sembra piutto-
sto antitetico rispetto ai concet-
ti espressi. Se è una canzone di
fuga (interna), direi che è una
fuga piuttosto rapida...
Hai ragione, forse un accostamen-
to del genere è nato perché vole-
vamo puntare l’accento sulla rab-
bia, che a volte viene fuori quando
una persona si sente a lungo fuori
luogo. Siamo entrambi molto ri-
flessivi e introspettivi, e il nostro
sound è espressione di questa con-
traddizione di fondo: portare alla
luce con forza qualcosa che è per
sua natura estremamente intimo e
delicato.
Trovo che ogni brano abbia una
stratificazione notevole di suoni.
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