TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 022 | Page 10

re banale ma “Sull’Acqua è nata osservando un insetto che è in grado di appoggiarsi alla superfi- cie dell’acqua e poi librarsi in volo. Viaggiatori Onirici è nata in un periodo di lettura dei libri di Car- los Castaneda. Mormora la Luna è ispirata al libro Vita nei Boschi di Thoreau, il testo è nato in una casa isolata nell’appennino emiliano, c’era un brutto temporale che ren- deva impossibile dormire. Come nasce “scarsa, scarsissima personalità”? Era estate. L’idea era proprio quel- la di fare un brano con un an- damento dance, che fosse un po’ sopra le righe e che rappresentas- se bene l’atteggiamento canzona- torio che volevamo dare al testo. Le parole sono nate dopo mesi di lavoro a provvigione abbandona- to di punto in bianco con un gran malessere addosso. Rappresenta la necessità di gridare che la propria fonte d’oro (di guadagno fisico ma 10 Un lavoro molto articolato? Anche il disco ha richiesto mol- to tempo. Ci siamo affidati alla produzione artistica di Angelo Epifani. Si è lavorato molto sul suono, l’idea era quella di ampli- ficare il nostro sound utilizzando per lo più gli strumenti suona- ti da noi. Ci sono infatti ampie stratificazioni di fiati, voci. In particolar modo i fiati sono stati pitchati o manipolati in modo da creare nuovi suoni non di- rettamente riconducibili allo strumento iniziale. Inizialmente c’era la volontà di non utilizzare strumenti elettronici ma alla fine abbiamo preferito non mette- re limiti alla creazione. Proprio grazie ad Angelo Epifani hanno collaborato al nostro disco per- sone di grande esperienza quali Rocco Marchi (Mariposa, Ho- bocombo), Francesca Baccolini (Hobocombo), Enzo Cimino (Mariposa, Saluti da Saturno) e Simone Cavina (Junkfood, Io- sonouncane). Siamo felici di ciò che siamo riusciti a realizzare con questo importante lavoro di squadra. soprattutto morale e spirituale) può essere autocostruita. Un inno all’auto-organizzazione, all’auto- determinazione. Un invito a non nascondersi dietro alla burocrazia, dietro alla pigrizia, e dietro l’illu- sione di essere soli a occuparsi del proprio piccolo mondo come se fossimo tutti sconnessi. Un altro brano che mi incurio- sisce molto è Lussuoso Benesse- re, forse anche per il suo ritmo frenetico che mi sembra piutto- sto antitetico rispetto ai concet- ti espressi. Se è una canzone di fuga (interna), direi che è una fuga piuttosto rapida... Hai ragione, forse un accostamen- to del genere è nato perché vole- vamo puntare l’accento sulla rab- bia, che a volte viene fuori quando una persona si sente a lungo fuori luogo. Siamo entrambi molto ri- flessivi e introspettivi, e il nostro sound è espressione di questa con- traddizione di fondo: portare alla luce con forza qualcosa che è per sua natura estremamente intimo e delicato. Trovo che ogni brano abbia una stratificazione notevole di suoni. 11