TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 021 | Page 46

BAUSTELLE “GOMMA” #quellochesentivo Quasi vent’anni fa i Baustelle pubblicavano il disco d’esordio, “Sussidiario illustrato della giovinezza”(2000). Nel disco trova posto “Gomma”, canzo- ne nella quale è già possibile scorgere tutto lo stile di Bianconi e compagni, ripubblicata nel 2010 come singolo estratto da “Cofanetto illustrato della giovinezza”, riedit del primo, ormai introvabile, album 46 e di esistenza inutile vibravo di vertigine di lecca-lecca e zuccheri Era agosto. Il freddo aveva smes- so di essere reale, passava sola- mente dal cuore, come residui di una primavera che aveva tardato troppo ad arrivare. Vespe d’agosto in caldo sciame per provinciali bagni al fiume mi pettinavo un po’ all’indietro superficiali ricreative pietà Sabato sera dentro un buco e disco-gomma-americana leccavo caramelle amare e primavere già sfiorite con te Non sapevi passare, come le mode che vedi addosso a tutti e su di te fanno schifo, ma non ri- esci a fare a meno di indossare. E addosso avrei voluto averti, tra le vertigini. E già ti odiavo dal profondo avevo piombo da sparare se stereofonico posavo d’imbarazzante giovinezza lamé E fantascienza ed erezioni che mi sfioravano le dita tasche sfondate e pugni chiusi “avrei bisogno di scopare con te” Chiara Orsetti Era settembre, e ogni volta che l’estate finisce niente è come sem- bra. Perché lo so che sembravo sicura, con le sigarette a coprirmi di fumo e quella sete mai placata. Invece non avere molto da vivere sembrava la sola consolazione. Settembre spesso ad aspettarti e giorni scarni tutti uguali fumavo venti sigarette e groppi in gola e secca sete di te tue cartoline-condoglianze “hello bastardo ci vediamo” l’adolescenza che spedivi sulle mie tenebre incestuose-osé ed il futuro stava fuori dalla new wave da liceale così speravo di ammalarmi o perlomeno che si infettassero i bar Era novembre. La voglia conti- nuava a non placarsi, nemmeno cercando distrazione tra vertigini sintetiche e patinate, potenzial- mente consolatorie, evidentemen- te inutili. Novembre mio facevi freddo la fronte frigo il polso a zero sporcare specchi era narcosi “potrei scambiare i miei ‘Le Ore’ con te?” Tremavo un po’ di doglie blu 47