ta come singolo?
Andrea: Penso che non ci sia ri-
fugio più intimo e angosciante
come la notte e i propri pensieri
spiattellati al muro.
Un momento per noi stessi, un
momento dove non si può bara-
re e dove la verità può scatenare
emozioni capaci di destabilizzare
o di arricchire ciò che non si co-
nosce. Gally è uno sfogo, un con-
fronto, un urlare contro ciò che
fa paura, contro verità che non
possiamo né vogliamo cambiare.
Tutti possiamo ritrovarci in que-
sta canzone bellica di sentimenti,
allora perché non far emergere
come status quo Gally e presen-
tarci con un equilibrio di emo-
zioni?
o altro. Tutto questo senza dub-
bio ha creato un sound nei Glue’s
Avenue dall’esecuzione delle cover
fino alla realizzazione del disco
“GLUES”.
Nel disco è presente un elemen-
to swing ma si capisce anche lo
sforzo di far sì che le canzoni
suonino tutte diverse una dall’al-
tra. E’ stato complicato o vi è ve-
nuto spontaneo?
Roberto: Ci fa piacere che si per-
cepisca un’influenza swing nel di-
sco, pur non essendoci una vera e
propria canzone swing. Ci fa pia-
cere perché in realtà il trio è nato
proprio con questa impronta, an-
che se in pochi mesi ci siamo tro-
vati ad arricchire il repertorio con
cover di ogni genere in maniera
molto spontanea così come
il nostro disco. Possiamo
dire che ogni canzone di
“GLUES” è a sé, non abbia-
mo mai pensato di prefis-
sarci dei limiti con un solo
genere, nulla è stato pensa-
to a tavolino, è venuto, ci è
piaciuto e l’abbiamo fatto.
Vorrei sapere come nasce
Gally e perché l’avete scel-
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