Taxi Driver ha fin da subito avu-
to una sonorità che richiama at-
mosfere molto “urban”, e siccome
Revolution è stato concepito come
una sorta di viaggio, abbiamo ri-
tenuto che la figura che meglio
potesse condurci lungo appunto
questo viaggio, fosse quella del
tassista. Il Taxi Driver, soggetto in
un certo senso un po’ criptico ed
oscuro, incarna infatti molto bene
l’immagine di “Caronte”, colui che
traghetta, in un certo senso, le
anime, creando una sorta di lega-
me con il proprio passeggero, per-
correndo insieme a lui un tratto di
strada, e di vita. In questo, a no-
stro vedere, richiama decisamente
il personaggio di De Niro e le at-
mosfere del film.
Che cosa si può aspettare chi vie-
ne a vedervi dal vivo?
A noi piace vivere i live come mo-
menti di condivisione, in cui il
pubblico non sia distante ma in
un certo senso sul palco insieme a
noi. Per questo mettiamo sempre
tanta energia nei nostri concerti
per cercare di coinvolgere il più
possibile chi viene a sentirci.
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