punti
di rife-
rimen-
to?
One-
sta-
mente
ascolto,
come
tanti,
quin-
tali di
musica
e deci-
frare le
mie in-
fluenze
non mi
risulta
proprio
sem-
plice.
Sicura-
mente
dentro quello che faccio c’è tanta
psichedelia ossessiva, musica in-
dustrial e musica da “finta” colon-
na sonora; poi ognuno sente i rife-
rimenti che vuole eheheheh.
Per tipo di vocazione si direbbe
che il target della tua musica sia
menti in più; Paolo Cantù (regia e
arrangiamenti) ha contribuito ad
aggiungere colore al disco.
Nella presentazione si affianca
la tua musica a quella di gruppi
come Tangerine Dream, Dead
Can Dance, Goblin. Altri tuoi
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sto permette di crescere e magari,
spero senza presunzione, far cre-
scere qualcun’altro con la logica
della reciproca contaminazione.
Ci si nutre degli altri e gli altri si
nutrono di te.
Tre nomi della scena italiana
contemporanea che ti piacciono
particolarmente?
BlackPoint 45, Makhno e Father
Murphy.
più internazionale che italiano.
Che idea ti sei fatto del possibile
pubblico del tuo disco?
Penso che all’estero, l’underground
sia più o meno come in Italia: po-
che persone ai live ma tanto de-
siderio di condividere situazioni
piacevoli con chi bypassa la logica
del grande mercato. Nei live c’è
spesso, fortunatamente, gente dai
gusti musicali eterogenei e que-
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