TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 021 | Page 14

punti di rife- rimen- to? One- sta- mente ascolto, come tanti, quin- tali di musica e deci- frare le mie in- fluenze non mi risulta proprio sem- plice. Sicura- mente dentro quello che faccio c’è tanta psichedelia ossessiva, musica in- dustrial e musica da “finta” colon- na sonora; poi ognuno sente i rife- rimenti che vuole eheheheh. Per tipo di vocazione si direbbe che il target della tua musica sia menti in più; Paolo Cantù (regia e arrangiamenti) ha contribuito ad aggiungere colore al disco. Nella presentazione si affianca la tua musica a quella di gruppi come Tangerine Dream, Dead Can Dance, Goblin. Altri tuoi 14 sto permette di crescere e magari, spero senza presunzione, far cre- scere qualcun’altro con la logica della reciproca contaminazione. Ci si nutre degli altri e gli altri si nutrono di te. Tre nomi della scena italiana contemporanea che ti piacciono particolarmente? BlackPoint 45, Makhno e Father Murphy. più internazionale che italiano. Che idea ti sei fatto del possibile pubblico del tuo disco? Penso che all’estero, l’underground sia più o meno come in Italia: po- che persone ai live ma tanto de- siderio di condividere situazioni piacevoli con chi bypassa la logica del grande mercato. Nei live c’è spesso, fortunatamente, gente dai gusti musicali eterogenei e que- 15