MARSALA
Al debutto solista l’ex voce e chitarra dei The Ram-
bo. Coordinate di riferimento di massima: psiche-
delia, industrial, ambient, folk, blues e noise
Qual è la tua storia fin qui e
come nasce il progetto “Marsa-
la”?
Come parecchi del circuito under-
ground, sono approdato al mondo
elettroacustico dopo diverse espe-
rienze musicali in ambito rock,
per me, nello specifico attraverso
il punk nelle sue varie forme: Li-
feinacage (hardcore), Yokotobigeri
(prog/noise-rock), Nazareno (im-
pro-noise) e attualmente suono
coi The Rambo, trio noise/punk
doppia chitarra/voce/batteria con
all’attivo tre dischi e un nuovissi-
mo Nagant Fun, duo psych/noise/
dub. Marsala nasce dalla voglia di
mettersi in gioco autonomamente
sia sul piano musicale che perso-
nale; mi verrebbe da dire “neces-
sità di libertà” ma se suona troppo
intellettualoide da strapazzo allora
risponderei con “irrefrenabile bi-
sogno di farmi i cazzi miei senza
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nessuno a cui rendere conto o me-
diare musicalmente” eheheheh.
Come nascono le composizioni
del disco? Frutto di lavoro strati-
ficato nel tempo oppure impron-
ta rapida del periodo?
Ho iniziato nel 2014/2015 giocan-
do con una drum machine, una
tastiera e una loop station di un
amico chiudendomi nel box sotto
casa e improvvisando per ore.
Negli anni successivi non è cam-
biato molto in termini di approc-
cio, solo che ho rimpiazzato la
tastiera con un sintetizzatore più
piccolo e pratico e anziché nel
box, suono in casa. Lunghe im-
provvisazioni da cui ho estrapo-
lato canovacci/pattern/melodie/
rumori per poi riprodurli nella
dimensione live in maniera libera.
La stessa cosa è avvenuta durante
la registrazione, con alcuni ac-
corgimenti, sfumature e arrangia-
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