cordiamoci che la race music, oggi
nota come black music, contiene
una varietà di generi incredibi-
le, parliamo di spiritual, gospel,
blues, jazz, swing, R&B, rock&roll,
fino ad arrivare al soul, funk, hip
hop, tutta questa musica si è ge-
nerata e si è evoluta solamente
grazie al bagaglio culturale che
gli schiavi africani hanno porta-
to con sé. L’Africa è una madre
musicale generosa, molto gene-
rosa. Inoltre avvalendomi delle
conoscenze musicali di Eros e
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cede appunto al brano una con-
notazione mistica e morbida. Le
ritmiche sono state studiate intor-
no alla musica e Roberto Gualdi
(PFM-Vecchioni ) con la batteria
ha creato un ottimo flow, che si
sposa perfettamente con le no-
stre intenzioni. Testualmente qui
ho voluto raccontare di un amore
bellissimo, che profuma di olio di
cocco e vaniglia, un’intensità car-
nale e spirituale, qualcosa di cui
non possiamo fare a meno. E’ un
amore che ci fa perdere la testa,
una passione terrena che mette in
connessione il nostro io profondo
con tutto ciò che ci circonda. E’
un tipo di amore che ognuno di
noi vorrebbe di vivere.
Jessica Cochis che sono co-autori
arrangiatori e produttori del cd,
abbiamo esplorato alcune nuove
tendenze di questo millennio.
Difficile “evadere” da una do-
manda che ti chieda un giudizio
sulla gestione del fenomeno mi-
grazione in questi anni...
Siamo figli di questa Terra, siamo
tutti fratelli, fosse per me non esi-
sterebbero né nazioni, né religioni
proprio come cantava John Len-
non. Il problema è che chi è al po-
tere ha la capacità di annebbiarci
la mente, ha la capacità di divider-
ci, creare un nemico da combatte-
re, divide et impera: la storia inse-
gna. Per me i nemici non esistono,
esiste solo l’intelligenza e la stupi-
dità.
Vorrei sapere qualcosa sulla ge-
nesi di Kundalini Love
Kundalini Love è un brano scrit-
to e composto insieme ad Eros
Cristiani, la musica è sensuale e
mistica. Il piano di Eros è condut-
tore, dopodichè ci servivano dei
suoni un po’ magici. Quindi ab-
biamo fatto suonare il dobro e le
chitarre acustiche a Nicola Oliva
(Pausini, Vanoni), e il dobro con-
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