MIZA MAYI
ho smesso
di nascondere
le mie emozioni
Un esordio ricco di anima: dopo esperienze in band ecco il pri-
mo disco “Stages of a Growing Flower”, tra influenze nu soul,
electro pop, electric jazz, lounge, funky
Stages of a Growing Flower è il
tuo esordio: perché hai deciso
ora di tentare questa avventura
solista? Come hai capito di esse-
re pronta?
Ero molto gelosa delle mie com-
posizioni soprattutto dopo aver
avuto delle esperienze negative in
questo ambito. Ho capito di essere
pronta per l’avventura da solista
dopo l’uscita della compilation
Pinkpolkadots vol. 1. Si tratta di
un progetto nato insieme a Jessica
Cochis ed Eros Cristiani, lavora-
re con loro è davvero stimolante,
sono dei grandi professionisti,
mettono il cuore in tutto ciò che
fanno. Si è creata una bella siner-
gia, loro mi hanno compresa in
quanto artista e io mi sono affida-
ta a loro, niente di più semplice.
Presenti il disco come un con-
cept album autobiografico: è sta-
to complicato “aprirti” nelle can-
zoni che scrivi e canti?
C’è molto della mia vita in questo
disco, è tutto reale, ogni immagi-
ne è stata vista, ogni sensazione è
stata sentita da me in prima per-
sona. Ho semplicemente smesso
di nascondere le mie emozioni,
non è stato facile ma è un percor-
so che prima o poi un artista deve
fare, quando pubblichi qualcosa
la tua esperienza diventa a portata
di tutti, è un concetto che inizial-
mente può spaventare.
Europa, Africa e (almeno a li-
vello di ispirazione) America:
quanto pesano nella tua cultura
e nella tua musica i continenti?
Non mi sono mai posta limiti geo-
grafici, mi definisco afro-eclettica,
mi piace selezionare tutto ciò che
mi ispira a livello ritmico e sono-
ro. Sono cresciuta ascoltando Pa-
olo Conte, Dave Brubeck, Lokua
Kanza perciò ho un infinito mon-
do di suoni dal quale attingere. Ri-