to contento del risultato finale.
Hai raccontato di questo disco
come del “più personale che po-
tessi scrivere”: ti è costato molto
aprirti così?
Sinceramente sì, ho sempre celato
le cose fin troppo dietro ai miei te-
sti, probabilmente in alcuni punti
l’ho fatto anche in questo disco
ma penso di avere fatto un passo
avanti riguardo alla mia apertu-
ra nei confronti di un ascoltatore.
Non è così semplice mettersi com-
pletamente a nudo perché rendi
pubblico il tuo vissuto, le tue pau-
re e le tue debolezze ma è anche
un bel modo per esorcizzare e tro-
vare supporto.
Mi incuriosi-
sce la coperti-
na del disco,
che mi sem-
bra piuttosto
ricca di sim-
boli: com’è
nato il con-
cept?
Il concept è
nato da un
idea dello stu-
dio che ha cu-
rato le grafi-
che The Mine
di Milano di
Francesca Panigutto e dal suo
team di creativi. Ho raccontato
a loro cosa c’era nel mio disco,
nei testi, nelle musiche, le im-
magini che si portava dietro e
ne è uscita una grande mano
aperta che contiene i ricordi di
una vita.
Hai già vissuto un’esperienza
che non tutti possono vantare
come il Primo Maggio a Roma:
puoi raccontare com’è andata?
E’ stata l’esperienza più bella
della mia vita e la ricordo an-
34
cora oggi con grande emozione,
è stato un periodo della mia vita
ricco di novità perché pochi gior-
ni prima ho scoperto che sarei
diventato papà e un giorno lo rac-
conterò a mia figlia e questo mi
rende felice, a prescindere da tut-
to.
Come nasce “Bianco” e perché
l’hai scelta come singolo ma an-
che come chiusura del disco?
Bianco nasce nella cameretta dove
solitamente scrivo le canzoni, era
una sera d’inverno, poco prima
di Natale. Il Natale mi trasmette
sempre un po’ di nostalgia, forse
perché da parecchi anni lo vivo
diviso tra due famiglie, sono uno
dei tanti figli di genitori divorziati.
Ho sentito la necessità di essere
accompagnato da una voce fem-
minile, forse la sorella che non
ho mai avuto e la voce di Daniela
D’Angelo mi sembrava perfetta.
L’ho scelta come singolo perché è
esattamente quel periodo dell’an-
no dove riaffiora quella nostalgia
e ho scelto di inserirla alla fine del
disco perché in fondo è un cer-
chio che si chiude.
35