TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 019 | Page 18

UMBERTO TI. Si chiama “Alaska” nuovo lavoro del cantautore dopo “Cielo incerto”, prodotto anche in questo caso da Giuliano Dottori Rispetto al mio primo ep, Alaska “Alaska” è il tuo secondo lavoro. è un album quindi sono nove can- Che tipo di approccio hai adot- zoni, ci abbiamo lavorato mol- tato e quanto è stato diverso la- to inserendo parti di pianoforte, vorarci rispetto al tuo esordio? Mauro Sansone ha suonato una L’approccio che ho adottato con il batteria compressa, diretta. Alexya mio nuovo album Alaska è stato Salari ha fatto i cori su alcuni pez- lavorare per immagini, avevo in zi. Insomma ci sono molti più ele- mente un’atmosfera “americana”, menti rispetto al primo disco. motel desolati, piscine abban- Il disco suona molto rock. E’ sta- donate, laghi, t-shirt scolorite. 18 ta una scelta programmatica o ti sei accorto in corso d’opera che funzionava meglio così? Ho deciso sin dall’inizio che vo- levo un suono graffiante quindi abbiamo usato chitarre aggressive, ma anche qualcosa di noise, voci doppiate e distorte che dovevano ben rappresentare l’immaginario che volevo descrivere. Come nasce “Principianti”? Il brano Principianti nasce dal pri- mo verso che ho scritto che poi ha dato il via a tutte le altre canzoni “ In questa storia come due Prin- cipianti ci guardiamo negli occhi per non sentirci così distanti...” La canzone sottolinea come in amo- re forse, siamo un po’ tutti dei Principianti. L’atmosfera è molto veloce, volutamente agitata.Per il suono mi sono ispirato ad alcune cose anni Novanta. Hai “confermato” la produzione di Giuliano Dottori: che tipo di dinamica avete sviluppato e che cosa ha regalato a questo disco? Con Giuliano Dottori oltre che una collaborazione professionale ormai è nata un’amicizia, viaggia- mo sulla stessa lunghezza d’onda musicale, che ritengo una cosa molto importante tra produttore e musicista ,con i suoi arrangia- menti è riuscito ancora una volta a tirare fuori l’anima che cercavo dalle mie canzoni. Giuliano ha regalato a questo disco l’eleganza che desideravo. 19