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questo paese nasce dalle ceneri del fascismo e che la Costituzione è antifascista per sua natura. Mi ha sorpreso l’alternanza tra pezzi lenti e veloci: come sei giunto a questa scelta? Le quattordici canzoni seguono cronologicamente alcuni degli episodi salienti del romanzo, o per meglio dire quelli che ho voluto maggiormente sottolineare. Ma nella tracklist dell’album mi sono divertito a mischiare un po’ le car- te, cercando di rendere il disco maggiormente fruibile attraverso un personale gusto estetico. Come mai hai scelto, e forse sen- tito la necessità, di condividere molte canzoni di questo disco con numerosi ospiti? Puoi rac- contare qualcosa dei tuoi rap- porti con loro? Sono tutti musicisti che ho rite- nuto ideali per interpretare certe canzoni: per il loro vissuto e per il loro impegno, non casuali. Artisti e amici che conosco personalmen- te da anni come Tiziano Mazzoni, Silvia Conti (presente anche nel precedente disco) e Stefano Dise- gni (conosciuto anni fa durante le riprese del video di “Pazienza”). L’eccezione è rappresentata da Marco Rovelli, che stimo molto da tempo sia come scrittore che cantautore, ma che non conoscevo personalmente. C’è un “featuring” particolare, quello di tuo padre, dalle cui opere sono tratte copertina e il- lustrazioni interne… Ed è motivo di grande gioia per me. Non c’è stato neppure bisogno di chiedergli di realizzare apposi- tamente alcun dipinto o disegno: ritengo sia l’opera di copertina che le illustrazioni interne - oltre che molto belle - assolutamente per- fette per rappresentare al meglio le tematiche del disco. 6