concentrarci sulla stesura di All
The Colors Behind You e questo ha
permesso di farli entrare appieno
nel progetto, ma senza l’immedia-
ta “difficoltà” di dover affrontare
sin da subito il palco, sul quale,
per garantire un live di un certo
livello, è necessario sviluppare una
sintonia che necessita di diverso
tempo per essere affinata.
Da cosa nasce il titolo del disco?
Il titolo All The Colors Behind You
deriva dall’idea che ognuno di noi
indossi una o più maschere nella
propria vita, di conseguenza non
risulta facile vedere “i veri colori”
che stanno dietro a questa facciata
e conoscere realmente le perso-
ne. Il mondo in cui viviamo mette
spesso al primo posto l’apparenza
piuttosto che la sostanza, e quin-
di diventa ogni giorni più difficile
potersi esprimere liberamente ed
essere veramente se stessi. Credia-
mo, però, che la musica, e special-
mente il punk rock, sia un ottimo
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ni anche per settimane. Alla fine
del processo creativo avevamo in
cantiere circa quindici brani, dai
quali ne sono stati scelti undici
per la tracklist finale. Abbiamo
poi registrato tutto allo Studio73
di Ravenna insieme a Riccardo
Pasini, che già aveva lavorato con
noi su Vices, fra gennaio e marzo
del 2018. Successivamente abbia-
mo passato un paio di settimane
a mixare il tutto, che per i nostri
standard è un periodo piuttosto
lungo, ma necessario a trovare il
sound che ci soddisfacesse.
Credo che anche il finale di A
Shipwreck in the sand, diciamo
poco “international”, meriti una
spiegazione e qualche motivazio-
ne convincente
Cantiamo in inglese, suoniamo
un genere molto poco “italiano”,
suoniamo principalmente all’este-
ro... Tutto vero, ma la Romagna ci
resta sempre nel cuore e mettere
un pezzettino della nostra terra
al termine del disco ci piaceva.
Immaginatevi un ascoltatore in
Giappone che al termine del pez-
zo sente uno parlare in dialetto
romagnolo: bellissimo!
modo per abbattere questi schemi
prefissati e lasciare che le persone
tolgano le loro maschere
Descrivete il nuovo disco come
un passo avanti rispetto a “Vi-
ces”. Come è andata la lavorazio-
ne sul disco?
Vices è stato fortemente influenza-
to dal punk rock anni ‘90, mentre
su All The Colors Behind You ab-
biamo cercato di introdurre nuo-
vi elementi nel nostro sound, in
modo da trovare una nostra iden-
tità. Durante il periodo di lavora-
zione del disco abbiamo ascoltato
molto pop punk e in particolare
band come State Champs, Real
Friends e Neck Deep. Di conse-
guenza questi ascolti hanno in-
fluenzato la scrittura dei brani,
seppur le influenze ‘90s ci sono
ancora. Il nostro obiettivo sul
nuovo disco è quello di fondere
questi due mondi in uno. Abbia-
mo collaborato con Fabrizio Pan
dei Melody Fall, che ci ha aiuta-
ti a trovare il sound che stavamo
cercando. Inoltre abbiamo pas-
sato molto tempo a lavorare su-
gli arrangiamenti, cosa che ci ha
portati a ragionare su singoli bra-
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