TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 018 | Page 14

concentrarci sulla stesura di All The Colors Behind You e questo ha permesso di farli entrare appieno nel progetto, ma senza l’immedia- ta “difficoltà” di dover affrontare sin da subito il palco, sul quale, per garantire un live di un certo livello, è necessario sviluppare una sintonia che necessita di diverso tempo per essere affinata. Da cosa nasce il titolo del disco? Il titolo All The Colors Behind You deriva dall’idea che ognuno di noi indossi una o più maschere nella propria vita, di conseguenza non risulta facile vedere “i veri colori” che stanno dietro a questa facciata e conoscere realmente le perso- ne. Il mondo in cui viviamo mette spesso al primo posto l’apparenza piuttosto che la sostanza, e quin- di diventa ogni giorni più difficile potersi esprimere liberamente ed essere veramente se stessi. Credia- mo, però, che la musica, e special- mente il punk rock, sia un ottimo 14 ni anche per settimane. Alla fine del processo creativo avevamo in cantiere circa quindici brani, dai quali ne sono stati scelti undici per la tracklist finale. Abbiamo poi registrato tutto allo Studio73 di Ravenna insieme a Riccardo Pasini, che già aveva lavorato con noi su Vices, fra gennaio e marzo del 2018. Successivamente abbia- mo passato un paio di settimane a mixare il tutto, che per i nostri standard è un periodo piuttosto lungo, ma necessario a trovare il sound che ci soddisfacesse. Credo che anche il finale di A Shipwreck in the sand, diciamo poco “international”, meriti una spiegazione e qualche motivazio- ne convincente Cantiamo in inglese, suoniamo un genere molto poco “italiano”, suoniamo principalmente all’este- ro... Tutto vero, ma la Romagna ci resta sempre nel cuore e mettere un pezzettino della nostra terra al termine del disco ci piaceva. Immaginatevi un ascoltatore in Giappone che al termine del pez- zo sente uno parlare in dialetto romagnolo: bellissimo! modo per abbattere questi schemi prefissati e lasciare che le persone tolgano le loro maschere Descrivete il nuovo disco come un passo avanti rispetto a “Vi- ces”. Come è andata la lavorazio- ne sul disco? Vices è stato fortemente influenza- to dal punk rock anni ‘90, mentre su All The Colors Behind You ab- biamo cercato di introdurre nuo- vi elementi nel nostro sound, in modo da trovare una nostra iden- tità. Durante il periodo di lavora- zione del disco abbiamo ascoltato molto pop punk e in particolare band come State Champs, Real Friends e Neck Deep. Di conse- guenza questi ascolti hanno in- fluenzato la scrittura dei brani, seppur le influenze ‘90s ci sono ancora. Il nostro obiettivo sul nuovo disco è quello di fondere questi due mondi in uno. Abbia- mo collaborato con Fabrizio Pan dei Melody Fall, che ci ha aiuta- ti a trovare il sound che stavamo cercando. Inoltre abbiamo pas- sato molto tempo a lavorare su- gli arrangiamenti, cosa che ci ha portati a ragionare su singoli bra- 15